La Commissione degli affari giuridici del Consiglio nazionale si è espressa. Se la sua omologa del Consiglio degli Stati sarà d'accordo, potrà essere elaborato un progetto concreto
BERNA - Lo stalking va inserito come reato nel codice penale: la Commissione degli affari giuridici del Consiglio nazionale si è espressa con 16 voti contro 5 in questo senso, indicano in una nota diramata oggi i Servizi del parlamento.
Lo stalking consiste nel molestare ripetutamente qualcuno, con appostamenti, pedinamenti o telefonate. Esso riduce la libertà e il modo di vita delle vittime e può comportare danni psichici, sociali ed economici.
La commissione ritiene che l'arsenale giuridico in vigore sia insufficiente per punire questi comportamenti. Essa ha elaborato una iniziativa per completare nel codice penale le fattispecie della minaccia (art. 180) e della coazione (art. 181). I contravventori si esporrebbero a una pena detentiva fino a tre anni o a una pena pecuniaria.
La commissione auspica pure di trovare soluzioni in caso di cibermolestie. Se la sua omologa del Consiglio degli Stati sarà d'accordo, potrà essere elaborato un progetto concreto.