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GINEVRALa sinistra vuole il voto a 16 anni

02.05.19 - 17:53
«A questa età è possibile scegliere la propria religione e la professione, consumare certi alcolici, avere rapporti sessuali, subire sanzioni giudiziarie ma non di votare»
Keystone - foto d'archivio
La sinistra vuole il voto a 16 anni
«A questa età è possibile scegliere la propria religione e la professione, consumare certi alcolici, avere rapporti sessuali, subire sanzioni giudiziarie ma non di votare»

GINEVRA - A Ginevra la sinistra vuole introdurre il diritto di voto a 16 anni sul piano cantonale e comunale: oggi ha annunciato il deposito di un disegno di legge in Gran Consiglio.

Per l'Alternativa, che riunisce PS, Verdi e Ensemble à gauche, gli argomenti per concedere il diritto di voto - non è previsto quello di eleggibilità - a partire da 16 anni non mancano. A questa età è possibile scegliere la propria religione e la professione, consumare certi alcolici, avere rapporti sessuali, subire sanzioni giudiziarie ma non di votare, ha detto alla stampa la deputata ecologista Paloma Tschudi.

«I giovani scendono a migliaia in strada per il clima. Hanno voglia di impegnarsi», ha aggiunto: la loro mobilitazione impressionante è la prova della loro determinazione a farsi ascoltare e a prendere in mano il loro futuro, bisogna tradurla a livello politico e dare loro la possibilità di esprimersi alle urne.

In Svizzera il diritto di voto a 16 anni è realtà nel canton Glarona dal 2007, rammenta Paloma Tschudi. Anche Zurigo deve prendere posizione sulla questione. Nel canton Vaud una mozione è stata presentata lo scorso novembre. Nel cantone di Neuchâtel, i cittadini dovranno pronunciarsi su una iniziativa costituzionale che chiede il voto su richiesta a partire dai 16 anni. Il Consiglio di Stato si è detto a favore.

A Ginevra, un tentativo socialista era fallito nel 2015, perché era stato detto che questo nuovo diritto deve essere accompagnato da una formazione adeguata. Da allora questa lacuna è stata colmata, ha detto il deputato socialista Romain de Sainte-Marie.

Lo scorso 29 aprile era stato annunciato che nell'ambito del programma di educazione alla cittadinanza, il Canton Ginevra darà la possibilità a 5'000 allievi e apprendisti dell'insegnamento secondario di effettuare un test di voto elettronico sui due oggetti in votazione il prossimo 19 maggio. Lo spoglio delle schede verrà realizzato il giorno stesso dello scrutinio.

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