La Confederazione parteciperà maggiormente ai costi per la loro formazione. Il contributo di 400 milioni sarà spalmato in otto anni
BERNA - Rendere più attrattiva la professione di infermiere e partecipare maggiormente alla copertura dei costi per la loro formazione negli ospedali, case di cura e organizzazioni spitex. La fattura per la Confederazione dovrebbe aggirarsi sui 400 milioni di franchi spalmati su otto anni.
È quanto prevede il controprogetto discusso dalla Commissione della sanità del Consiglio nazionale all'iniziativa popolare "Per cure infermieristiche forti" lanciata dall'Associazione svizzera infermiere e infermieri (ASI), volto anche a conferire agli infermieri maggiori competenze.
Secondo le linee guida del controprogetto indiretto, l'esame del quale dovrebbe concludersi nel maggio prossimo, i Cantoni devono indicare a ospedali, case di cura e organizzazioni spitex quanti posti di formazione devono mettere a disposizione per gli infermieri diplomati delle scuole universitarie professionali (SUP) e delle scuole specializzate superiori (SSS).
In contropartita, precisa una nota odierna dei servizi parlamentari, Confederazione Cantoni partecipano ai costi di formazione scoperti dei fornitori di prestazione e migliorano la remunerazione di formazione dei futuri infermieri SUP e SSS.
Al fine di rafforzarne la posizione, il personale infermieristico dovrebbe in particolare poter fornire cure di base anche senza ricetta medica ed essere rimborsato dall'assicurazione.
Nel caso in cui i costi delle cure dovessero aumentare oltre la media, il Cantone può intervenire bloccando l'ammissione di nuovo personale infermieristico e organizzazioni spitex. Gli assicuratori invece non possono scegliere con chi collaborare.