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SVIZZERALegge sulle armi: «La posta in gioco è alta»

02.04.19 - 16:40
Il comitato a sostegno della revisione ha presentato i propri argomenti, sottolineando come la votazione non riguardi solo le armi, ma anche gli accordi di Schengen e Dublino
Keystone
Aline Trede, consigliera nazionale, durante il proprio intervento
Aline Trede, consigliera nazionale, durante il proprio intervento
Legge sulle armi: «La posta in gioco è alta»
Il comitato a sostegno della revisione ha presentato i propri argomenti, sottolineando come la votazione non riguardi solo le armi, ma anche gli accordi di Schengen e Dublino

BERNA - Un comitato comprendente esponenti di numerosi partiti è sceso oggi in campo per difendere la revisione della legge sulle armi sottoposta a votazione popolare il prossimo 19 maggio. A suo avviso la riforma presenta due vantaggi principali: maggiore sicurezza e il mantenimento degli accordi di Schengen e Dublino.

La posta in gioco è elevata e non si possono sprecare forze, hanno indicato in una conferenza stampa a Berna i membri del comitato, a cui fanno capo PLR, PS, PPD, Verdi liberali (PVL), Verdi, PBD e Partito evangelico (PEV). Le campagne dei vari partiti sono indipendenti e gli argomenti sono diversi, ma l'obiettivo è lo stesso, hanno spiegato.

L'UDC, che ha promosso il referendum con le associazioni di tiratori, è l'unico partito che raccomanda di bocciare il decreto federale che traspone nel diritto svizzero la direttiva dell'Ue sulle armi.

La votazione non riguarda solo le armi, ma anche gli accordi di Schengen e Dublino. La Svizzera deve far propria la nuova direttiva europea se vuole rimanere parte dei relativi spazi. In caso di voto contrario, la cooperazione terminerà automaticamente, a meno che tutti gli Stati membri dell'Ue e la Commissione europea non accettino, entro 90 giorni dalla notifica della Svizzera, di fare una concessione a Berna.

L'intera Europa è ancora minacciata dal terrorismo e sono necessarie misure comuni, ha spiegato il consigliere agli Stati Daniel Jositsch (PS/ZH). Senza questi accordi, la Svizzera si troverebbe ad affrontare un grave problema di sicurezza e sarebbe isolata a livello internazionale.

Le implicazioni del voto vanno ben oltre i tiratori e i militari, ha sostenuto il "senatore" Olivier Français (PLR/VD). Se la revisione fosse respinta, la Svizzera perderebbe tutti i vantaggi derivanti dall'adesione a Schengen. Il ritorno delle frontiere nazionali avrà un impatto diretto sull'economia, in particolare sul settore turistico. Posti di lavoro sono minacciati, ha detto.

C'è da chiedersi se gli oppositori non approfittino del referendum per attaccare gli accordi con l'Unione europea e denunciarli, ha dal canto suo affermato la consigliera nazionale Ida Glanzmann (PPD/LU).

Gli oppositori della revisione insistono sulle minacce che pesano sulla tradizione del tiro in Svizzera. Tuttavia l'attuazione della direttiva europea sulle armi prevede eccezioni, ha fatto notare il presidente del PBD e consigliere nazionale glaronese Martin Landolt. La riforma non concerne né le armi di ordinanza né il tiro sportivo. «Nessuno sarà disarmato e non c'è alcun diktat europeo», ha detto, facendo riferimento agli slogan degli oppositori.

Per il resto, un "sì" alla revisione di legge migliorerà la lotta contro il traffico illegale di armi e garantirà una migliore tracciabilità delle armi semiautomatiche. La revisione vieta l'uso di armi da fuoco semiautomatiche con un caricatore di almeno dieci proiettili. Per le pistole, il divieto vale a partire da 20 colpi.

Il fucile d'assalto militare non sarà considerato come arma proibita per i soldati che decideranno di conservarlo al termine del servizio militare. Lo sarà solo se viene ceduto a un erede o venduto. I possessori di armi da fuoco che rientrano nella categoria delle armi vietate dovranno solo procedere a un annuncio al loro cantone entro tre anni.

L'acquisizione di un'arma e il suo utilizzo per il tiro sportivo rimarrà possibile tramite autorizzazione eccezionale (ma senza permesso di acquisizione). Le persone interessate devono inoltre dimostrare, dopo cinque e dieci anni, di far parte di una società di tiro o di praticare regolarmente il loro sport. Non cambierà nulla per i cacciatori e sono previste disposizioni per i collezionisti e i musei.

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COMMENTI
 

Thor61 4 anni fa su tio
Parte 1 Tutte le armi legalmente vendute sono già annunciate alla polizia, a che serve un duplicato della stessa denuncia di possesso??? ### La legge di cui si parla non è obbligatoria, tant'è che alcuni paesi europei non vi hanno aderito, quindi perchè spacciarla come tale??? ### Se per le nazioni facenti parte dell'UE non avranno nessuna sanzione nel caso non si accodino al volere dell'UE, perchè dovrebbero averle la Svizzera??? ### Gli accordi con l'UE non saranno mai a rischio di rottura reale, la rottura è solo nelle menti di politici bugiardi.

beta 4 anni fa su tio
Chissà perché tutti gli " amanti " dell'Europa si guardano bene di andarci a vivere ? Forse perché in CH sono liberi di sparare caccate ma si guardano bene di allontanarsi dalle tette da mamma Elvezia .

lo spiaggiato 4 anni fa su tio
Ecco uno che accumula... hi hi hi

lo spiaggiato 4 anni fa su tio
Questa nuova legge non limita il possesso di armi da parte dei cittadini elvetici... chi è contro lo fa solo perché è euro-fobico... e come motivazioni porta solo chiacchere da bar...

Galium 4 anni fa su tio
Risposta a lo spiaggiato
Completamente d'accordo, tanto più che rispetto ad oggi cambierebbe ben poco. Ma non puoi pretendere di far ragionare chi vuol vedere nell'Europa la causa di tutti i mali e sa sparare (è proprio il caso di dirlo!) solamente insulti.

Thor61 4 anni fa su tio
Risposta a lo spiaggiato
Forse non hai capito quale sia lo scopo finale di tutta questa storia, qualcosa di semplice cambia, queste cose si chiamano DIRITTI, quelli che perderai se voterai SI al referendum, di addio al tuo revolver e ricorda che è solo un passo dei tanti per fregarti alla grande. Saluti

Mattiatr 4 anni fa su tio
Risposta a lo spiaggiato
Il problema non è la legge in sé per sé. Io non possiedo armi, ho sparato poche volte eppure sono contrario. Quello che mi motiva è il fatto che un importante partner economico ci stia imponendo di accettare una sua norma. L'Unione Europea pur di farci accettare le loro condizioni è disposta a bruciare anni di trattati e di accordi. Mi pare assurdo dover sottostare alle condizioni di un interlocutore così restrittivo e miope. Quello che mi pare di percepire dall'Europa è: o accetti questo accordo o cancelliamo tutti gli altri. Ho il presentimento che se accettassimo le loro condizioni questa volta l'UE userebbe la stessa tecnica anche per altri accordi. Come dici te questa volta perderemmo poco, ma le prossime? Vedi legge sul copyright ecc.

lo spiaggiato 4 anni fa su tio
Risposta a Mattiatr
Nessuno ci impone di accettare niente... siamo noi che in piena libertà e con una votazione popolare abbiamo sottoscritto l'accordo di Schengen (che è un ottimo accordo)... come tutti gli accordi importanti ogni tanto vengono attualizzati e se vogliamo mantenerlo dobbiamo accettare le modifiche... e in questo caso particolare sono veramente minime e non danneggiano per niente... rifiutarlo solo perchè FORSE in futuro ci potrebbero rompere le scatole con altri accordi mi sembra che sia trattare la politica svizzera come bambini dell'asilo capricciosi... se in futuro ci proporranno accordi che non ci convengono allora il popolo li potrà bocciare al momento corretto, no?...

Thor61 4 anni fa su tio
Risposta a lo spiaggiato
E tu ti fidi di coloro che non passa un giorno che non ricattino i nostri politici!!! Io NO di certo! ### Loro non vogliono rivedere gli accordi, loro vogliono imporli. ### L'obbligo di adesione NON ESISTE, sono i nostri politici rosso/verde (Quelli che vogliono entrare nell'UE anche se il popolo è CONTRARIO per quasi l'80%) che ci raccontano la FALSA favoletta.

lo spiaggiato 4 anni fa su tio
Risposta a Thor61
Non mi risulta che il diritto di tenere il mio revolver venga intaccato con questa legge... ne quello di comprarne un altro... :-)))))

Thor61 4 anni fa su tio
Risposta a lo spiaggiato
Allora forse non hai letto bene cosa vogliono fare gli amici rossi - pro euro, è solo questione di TEMPO (Dovendo scavalcare il volere popolare fanno un passo alla volta) e poi se vincono loro vedrai che fine farà il tuo revolver. Saluti ;o))))

beta 4 anni fa su tio
Certi pseudo politici dovrebbero emigrare in massa nella loro " amata " eu ! Almeno farebbero qualche cosa di utile ; servirebbero per affossarla .

shooter01 4 anni fa su tio
ma per favore... il terrorismo è una scusa, nessun terroriasta ha usato armi comperate legalmente, certe IDIOZIE raccontatevele tra di voi. La verità è che l'unione europea ha fatto tanti di quei misfatti che teme una rivolta in tanti paesi che ne fanno parte. E la prima in assoluto è la Francia che ha gravi problemi di ordine pubblico, e da buona kapò dell'unione ha chiesto questa restrizione. Nessuna sicurezza, il nostro paese NON ha problemi di ordine pubblico e questa è la solita genuflessione di una politica comperata da quelle lobby multinazionali. Quello che non dicono questi individui è che tra 4 anni , in caso di SI la Svizzera sarà costretta ad adeguarsi AUTOMATICAMENTE ad ulteriori restrizioni che includeranno la proibizione assoluta di detenere armi da parte di onesti cittadini, Se passasse il NO semplicemente dovrebbero LAVORARE per ridiscutere alcune posizioni e fare gli interessi di quel popolo che gli serve solo per farsi votare e sedere su un cadreghino. Io voterò NO non per il fatto che detengo armi MA SPORATTUTTO perchè sono stufo delle stupidaggini e bugie di questa gentaglia, si tratti di armi o meno. Se amano così tanto l'unione europea non capisco perchè non ci si trasferiscono, loro sarebbero felici e forse noi avremmo al governo qualcuno valido.

LAMIA 4 anni fa su tio
Esatto la pista in gioco è alta. Qui si gioca la storia Svizzera. Se cediamo a questo ricatto ci conviene chiudere baracca!
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