La decisione di mantenere la Svizzera nella lista grigia dei paradisi fiscali non è andata giù a Lorenzo Quadri. Il Consiglio federale è chiamato a rispondere durante l'ora delle domande
BERNA - «Ancora schiaffi alla Svizzera dall'Ue». Il Consigliere nazionale Lorenzo Quadri non ha preso benissimo (eufemismo) la decisione presa dai ministri delle finanze europei che lascia la Svizzera iscritta nella lista grigia dei paradisi fiscale, poiché «ci sarebbero ancora margini di miglioramento».
Per Quadri questa decisione «è inaccettabile», considerato che nel contempo l'Unione europea «pretende la firma dell'accordo quadro istituzionale ed il versamento di 1.3 miliardi di contributo di coesione dal nostro Paese».
Per questi motivi il consigliere nazionale ticinese pretende una reazione chiara e decisa dal Consiglio federale nella prossima ora delle domande su questi punti chiave: «Cosa ne pensa il Governo della decisione presa dai ministri» e come può «ritenere che a queste condizioni e visto un simile partner vi siano i presupposti» per concludere gli accordi?