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SVIZZERAAccordo quadro con l'Ue, i partiti ribadiscono le proprie posizioni

11.03.19 - 20:18
Nulla di fatto nella riunione tra i partiti rappresentati in Parlamento e il Governo. Il presidente UDC è stato particolarmente critico: «Questo accordo è morto, ma vedremo dopo le elezioni federali»
Keystone (archivio)
Accordo quadro con l'Ue, i partiti ribadiscono le proprie posizioni
Nulla di fatto nella riunione tra i partiti rappresentati in Parlamento e il Governo. Il presidente UDC è stato particolarmente critico: «Questo accordo è morto, ma vedremo dopo le elezioni federali»

BERNA - Rappresentanti di tutti i partiti in parlamento hanno incontrato oggi a Berna il presidente della Confederazione Ueli Maurer, il ministro degli esteri Ignazio Cassis e quello dell'economia Guy Parmelin per discutere dell'accordo quadro con l'Ue. Al termine della riunione, le posizioni non sembrano essere cambiate.

Ogni partito aveva a disposizione dieci minuti di tempo per esprimere il suo punto di vista al Consiglio federale. «Non credo che l'idea odierna fosse di produrre dei risultati; si è trattato piuttosto di uno scambio di opinioni», ha rilevato Beat Walti, presidente del gruppo parlamentare del PLR.

«Abbiamo posto le nostre domande e ora aspettiamo le risposte», gli ha fatto eco Roger Nordmann, presidente del gruppo socialista alle Camere.

Per il presidente dell'UDC, Albert Rösti, «il Consiglio federale è più vicino al no che al sì». «Per me, ha aggiunto, questo accordo è morto, ma vedremo dopo le elezioni federali», ha detto, ricordando che attualmente solo PLR e Verdi liberali sono favorevoli a questa intesa. Rösti ha indicato di aver ascoltato con interesse le critiche all'accordo mosse dagli altri partiti. «La Svizzera perde la sua sovranità se bisogna riprendere automaticamente il diritto europeo».

Si è trattato di una bella conversazione, ha da parte sua twittato la presidente dei Verdi, Regula Rytz. «Purtroppo ha confermato che il Consiglio federale non ha una strategia per uno dei dossier più importanti della legislatura», ha aggiunto.

Critiche anche da parte dei Verdi liberali, secondo cui «il governo manca di leadership. Invece di dar prova di fermezza, propone una consultazione non vincolante e non succede niente a livello istituzionale».

Il presidente del gruppo del PPD, Filippo Lombardi, ha affermato alla radiotelevisione romanda RTS che si potrà andare verso un consenso solo il giorno in cui sarà fatta chiarezza sulle questioni che preoccupano veramente i partner sociali e i Cantoni. «Ciò vuol dire, a mio avviso, tornare a Bruxelles», ha aggiunto.

Mercoledì prossimo è previsto un incontro fra Consiglio federale e partner sociali.

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COMMENTI
 

moma 5 anni fa su tio
Chi è pro UE e ne elogia le gesta in modo esplicito, come leggo sotto, dovrebbe avere un minimo di onestà e andarsene dalla Svizzera e stabilirsi in una delle nazioni eldorado dell'UE, che so... Italia? Francia? Belgio? Facile vivere al riparo e al sicuro nell'isolata Svizzera e dire ma non fare. Molto facile.

Galium 5 anni fa su tio
Risposta a moma
Dovrebbe andarsene dalla Svizzera chi vorrebbe trasformarla in un paese isolato, autarchico e xenofobo

moma 5 anni fa su tio
Risposta a Galium
E voilà sur la table, uno degli onesti.

Mattiatr 5 anni fa su tio
Risposta a Galium
1) Xenofobo? ma dove?¶ 2) Se uno vuole entrare nell'UE e vivere in uno dei suoi stati può semplicemente varcare il confine e stabilirsi, in fondo ne siamo circondati no? Se vuoi la casetta e le capre allora l'Everest presenta grandi superficii solitarie.¶ Essendo democratici siamo una nazione di compromessi, il problema è che i trattati UE spesso ci vincolano a scelte loro, guarda per esempio quello che sta succedendo ai Boeing, li hanno bloccati a terra in UE e in automatico anche in Svizzera. Non dico di trasformare il confine in una zona di guerra e di diventare un bunker, ma avere potere decisionale almeno sulle questioni interne mi pare il minimo. In pratica l'UE sta prendendo delle decisioni, stabilendo norme, ecc. in un'altro stato sovrano. Questo è dovuto al fatto che abbiamo poco potere, riconducibile ovviamente a un DFAE debole e poco lungimirante. Perché trattiamo solo con l'UE e fuori dal continente ci offriamo solo per mansioni mediatiche? Dovremmo aprire vie di commercio, trattare e farci ''amici'' tutti i paesi mondiali. Russia, Cina, Giappone, America, Paesi africani ecc. il nostro sguardo dovrebbe rivolgersi anche verso loro. Se aprissimo delle vie commerciali anche con altri l'UE perderebbe potere nei nostri confronti visto che non sarebbe più la nostra unica alternativa al collasso.

LAMIA 5 anni fa su tio
Galium la Svizzera è sempre stata al centro è l Europa dei mangiasoldi che prima non esisteva! Ci spazzano niente di tutto.

Galium 5 anni fa su tio
Sarebbe ora si capisse che la Svizzera è in Europa. Le politiche isolazioniste sono perdenti a priori. Qui non si tratta di perdere la sovranità ma di mantenere il benessere economico.

Danny50 5 anni fa su tio
Risposta a Galium
Si vaneggia ? Da quando in qua si rinuncia alla libertà per tre danari ? Con questi ragionamenti negli anni ‘40 ora parleremmo solo hoch deutsch.

Galium 5 anni fa su tio
Risposta a Danny50
Vaneggia chi continua a parlare di limitazione della libertà ogniqualvolta si tratti di fare accordi con altri stati. Quello che è successo negli anni 40 meriterebbe una lunga trattazione storica, e comunque non c'entra nulla con i problemi dei giorni nostri

roma 5 anni fa su tio
...a mio modesto avviso il popolo ha capito che l'accettazione di questi accordi non s'ha da fare in questo momento e nemmeno in un futuro prossimo.

Orso 5 anni fa su tio
Ue ci spazza via. Senza ue la svizzera non è niente!!!! Ci fanno fuori se vogliono solo alzando la mano!

patrick28 5 anni fa su tio
Forza UE ! Sempre

Bandito976 5 anni fa su tio
Se la Svizzera dovesse perdere la sovranitá, non servono piú i magnifici 7 in consiglio federale
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