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BERNAAccordo quadro con l'UE: «Distruggerebbe la Svizzera»

05.03.19 - 17:40
Nell'UDC c'è grande preoccupazione per le conseguenze di un simile testo per la democrazia diretta, la neutralità del Paese e il federalismo
Keystone - foto d'archivio
Accordo quadro con l'UE: «Distruggerebbe la Svizzera»
Nell'UDC c'è grande preoccupazione per le conseguenze di un simile testo per la democrazia diretta, la neutralità del Paese e il federalismo

BERNA - Nella sua forma attuale, l'accordo istituzionale tra la Svizzera e l'Unione europea (UE) «distrugge la Svizzera». Parola del presidente dell'UDC Albert Rösti, che oggi davanti ai media ha dichiarato che il gruppo democentrista alle Camere ha respinto l'intesa all'unanimità. Per Rösti, il Consiglio federale non deve né parafare né firmare l'accordo in questione, ma prepararsi ad elaborare un piano B.

In particolare, l'UDC intende presentare degli atti parlamentari volti a rivitalizzare la Svizzera e renderla più attrattivo per gli investitori esteri.

Stando al consigliere nazionale bernese, l'analisi approfondita dell'accordo istituzionale ha suscitato nel gruppo grande preoccupazione per le conseguenze di un simile testo per la democrazia diretta, la neutralità del Paese e il federalismo. Insomma, questo accordo è contrario a tutto ciò che è la Svizzera, ha aggiunto.

In particolare, il testo negoziato contravviene - a detta di Rösti - alla carta fondamentale poiché mina alla base l'indipendenza e la sovranità del Paese. In particolare, Rösti se l'è presa con il Tribunale arbitrale, a suo dire uno specchietto per le allodole, poiché in ultima istanza sarà la Corte europea di giustizia a dettar legge. Esempi simili sono le intese negoziate dall'Ue con l'Ucraina, la Moldavia e la Georgia.

Secondo l'UDC, un accordo istituzionale in cui una parte deve riprendere il diritto dell'altra equivale a una sottomissione. Insomma, più che un consolidamento della via bilaterale, l'accordo istituzionale rappresenta esattamente il contrario, ossia l'affossamento della via bilaterale e un'adesione strisciante all'Ue.

Oltre a ciò, una spina nel fianco per i democentristi è la possibilità concessa all'Ue di adottare misure equivalenti - né più né meno che sanzioni, secondo Rösti - qualora la Svizzera non dovesse riprendere automaticamente il diritto comunitario in alcuni settori.

Rösti ha anche approfittato della presenza dei media per attaccare il PLR, partito reo di avere cambiato casacca sull'accordo dietro pressione di alcune grandi imprese dirette da stranieri che lo terrebbero «al guinzaglio». Per il presidente dell'UDC, il sì del PLR a questa intesa è una pugnalata alla schiena del Consiglio federale perché impedisce quest'ultimo di intavolare nuovi negoziati con Bruxelles.

Tra gli altri punti problematici dell'accordo, il capogruppo UDC alle Camere federali, Thomas Aeschi, ha citato il costo finanziario dell'operazione dovuto al fatto che la Svizzera sarà obbligata prima o poi ad accogliere le direttive comunitarie sulla cittadinanza. A detta del consigliere nazionale di Zugo, un'eventuale firma dell'intesa renderà inoltre impossibile l'espulsione di criminali stranieri e la gestione autonoma dell'immigrazione.

A disturbare l'UDC è anche la presenza della clausola ghigliottina, che si voleva eliminare, e la questione degli aiuti di Stato. Un sì all'accordo potrebbe significare la fine sia delle garanzie concesse dai cantoni alle rispettive banche sia della promozione economica come praticata oggi.

Quanto alla tanto decantata sicurezza giuridica data dall'accordo, secondo Aeschi il documento ottiene l'obiettivo contrario, dal momento che nessuno può sapere in anticipo come evolverà l'Ue in futuro.

La posizione del PS - l Partito socialista svizzero è favorevole alla conclusione di un accordo istituzionale con l'Unione europea. Il progetto messo in consultazione dal Consiglio federale lascia però troppe domande importanti senza risposta, a cominciare da quelle sulla protezione dei salari. Ragione per cui il partito non può pronunciarsi in modo fondato, afferma il PS in una nota diramata oggi.

Il governo - deplora - ha posto in consultazione un «documento minimalista di 30 pagine», che «non basta a rendere conto della portata e della complessità dell'accordo». Il PS gli sottoporrà dunque, nella sua risposta, una lista dettagliata di domande, che esigono risposte chiare se si vuole superare lo scoglio del referendum.

«Cruciale» è per il PS la questione dei salari. Quali minacce pesano su questi ultimi e sulle condizioni di lavoro? Come garantire l'attuale livello di protezione? Altra questione carica d'incognite sono gli aiuti statali. Che conseguenze implicherà il nuovo regime per le società di trasporti pubblici, le banche cantonali, le aziende elettriche, gli ospedali, la politica pubblica dell'alloggio o per la Posta?

Ancora da chiarire, per il Partito socialista, anche la procedura in caso di divergenze con l'Ue. E ancora: «è possibile ottenere un compromesso in materia di protezione dei salari in cambio di concessioni sulla direttiva riguardante il diritto dei cittadini dell'unione?».

Il PS si aspetta che il Consiglio federale «coordini le sue risposte con l'Ue al fine di evitare qualsiasi malinteso o divergenze d'interpretazione». Tutte le incertezze prevedibili devono essere eliminate il più presto possibile in vista di una probabile votazione popolare, sostiene il partito presieduto da Christian Levrat.

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COMMENTI
 

lo spiaggiato 5 anni fa su tio
Adesso il Quadri pretende addirittura cambiare la costituzione per permettere l'estradizione dei cittadini svisseri che NON sono stati condannati nel nostro paese!... questo qua è fuori!!!

LAMIA 5 anni fa su tio
Ma Merlini ha detto che va bene ..... poveri noi ...

Evry 5 anni fa su tio
Basta con qualsiasi accordo con l'UE. Noi siamo in grado di GOVERNARCI da soli e di dirigere l'ECONOMIA con bravura, basta cpon i discorsi ROBOANTI dei POLITICI persone fallite che hanno trovato una professione di politci perchè non sono stati in gradi a far altro.

Bandito976 5 anni fa su tio
Ormai questo paese é stato portato alla rovina

Thor61 5 anni fa su tio
Risposta a Bandito976
E il motivo risiede nella voglia sfrenata di alcuni nostri politici di voler entrare a tutti i costi nell'UE e, se per farlo devono distruggere tutto il sistema elvetico chissenefrega!!! Eppure li votano, come la cassa malati unica e la billag, tanto per fare un paio di esempi. Saluti ;o)))

marco17 5 anni fa su tio
Questo accordo è peggio dell'adesione: impone alla Svizzera gli stessi obblighi dei paesi membri, senza concedere gli stessi diritti. Tutto sommato, sarebbe stato meglio accettare l'accordo sullo spazio europeo del 1992. La Norvegia lo ha fatto e la questione europea è stata risolta una volta per tutte: i norvegesi non vogliono l'adesione e non hanno firmato accordi bilaterali. La trappola degli accordi bilaterali è stata voluta da Blocher e soci, come alternativa allo Spazio economico. Tremenda fregatura.

Thor61 5 anni fa su tio
Risposta a marco17
Si ma ADESSO sono i massimi vertici di sinistra che vogliono non solo i "Bilaterali" ma addirittura l'adesione della Svizzera all'UE, che come è messa oggi sembra di rivedere la IIWW (Guerra mondiale) di Hitleriana memoria, con la sola differenza che non si usano i cannoni, ma la finanza! Proprio come aveva previsto il IV Reich, altro che preoccuparsi di Blocher.

marco17 5 anni fa su tio
Risposta a Thor61
Va bene la critica all'UE ma c'è un limite alle scempiaggini. Si vede che non hai la minima idea di cosa fosse il nazismo e il Terzo Reich.

Thor61 5 anni fa su tio
Risposta a marco17
Ho la certezza che tu di storia (A riguardo della II WW) non sai NULLA, faresti meno figure se almeno tacessi (O almeno leggi qualche libro in merito) su ciò che non conosci.

Danny50 5 anni fa su tio
Il popolazzo si è già fatto infarinare sulle questioni UE almeno una decina di volte, quindi non facciamoci illusioni. Oramai la Svizzera diventerà una multiprovincia, italiana, francese e tedesca. Comunque per gli svizzeri non è un grande problema, essendo da anni in via di estinzione e presto scomparsi.

patrick28 5 anni fa su tio
Basta. UDC ! Forza UE !

RV50 5 anni fa su tio
Risposta a patrick28
Basta UDC ? Forza UE..... Se non ti sta bene la scelta del popolo Svizzero perché non te ne vai fuori dalle palle e vai a vivere in un paese dell'UE .... Pagliacci come te ne é pieno il mondo ma sono i primi ad approfittarne del paese in cui vivono.

Thor61 5 anni fa su tio
Votiamo tutti il PS e non avremo più nessun problema con l'UE e tutte le sue smanie di grandezza che sta impoverendo le nazioni di cui si compone, escludendo naturalmente la "Grande" germany.

Thor61 5 anni fa su tio
Risposta a Libero pensatore
Hai ragione, basta non seguire i partiti ma i loro argomenti, la vera fregatura è quando mettono insieme le questioni da votare, in quel caso a mio modo di vedere si sceglie la meno peggio. Personalmente ogni accordo stipulato con l'UE è una stretta del cappio al collo, la dimostrazione la danno tutti i giorni con i loro ricatti a destra e manca e, se questo è l'inizio immaginarsi la fine! Il vero danno non andando a votare lo fai a te stesso, vota chi vuoi (Il meno peggio secondo il tuo pensiero) ma vota, altrimenti domani con quella scusa ti toglieranno anche questo diritto e allora si che staremo messi davvero male, perchè "Altri" decideranno per noi!!!

kenobi 5 anni fa su tio
hanno ragione a dire 'affossamento della via bilaterale e un'adesione strisciante all'Ue. na gabola

Liberopensiero 5 anni fa su tio
Ci stanno mangiando......

Tony15 5 anni fa su tio
Concordo
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