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SVIZZERAEspulsione dei criminali stranieri: «Si diminuiscano le eccezioni»

22.02.19 - 16:32
È quanto chiede una mozione del "senatore" Philipp Müller, già adottata dal Consiglio degli Stati, che la CIP-N raccomanda al plenum di accogliere: «Non vogliamo altri esperimenti»
Keystone
Espulsione dei criminali stranieri: «Si diminuiscano le eccezioni»
È quanto chiede una mozione del "senatore" Philipp Müller, già adottata dal Consiglio degli Stati, che la CIP-N raccomanda al plenum di accogliere: «Non vogliamo altri esperimenti»

BERNA - Non deve più essere possibile rinunciare all'espulsione di una straniero criminale ricorrendo, nel processo, a un decreto d'accusa. È quanto chiede una mozione del "senatore" Philipp Müller (PLR/AG), già adottata dal Consiglio degli Stati, che la Commissione delle istituzioni politiche del Nazionale (CIP-N) raccomanda al plenum di accogliere per 17 voti a 7.

Nel suo intervento nel corso della seduta autunnale delle Camere dello scorso settembre, l'argoviese ha ricordato che le disposizioni introdotte dopo l'accettazione dell'iniziativa dell'UDC "per l'espulsione degli stranieri che commettono reati" prevedono che l'allontanamento dalla Confederazione venga formalmente deciso da un giudice. Il ricorso al decreto d'accusa è pertanto escluso.

Nella prassi, tuttavia, a volte la procedura del decreto d'accusa viene utilizzata quando si intende invocare un caso di rigore, ha sostenuto Müller. La rinuncia all'espulsione, conformemente alla volontà del legislatore, deve invece avvenire soltanto in casi eccezionali. Per il liberale-radicale una possibile soluzione potrebbe prevedere che i titolari di un permesso di soggiorno accusati di un reato grave vengano sempre giudicati da un giudice penale, e ciò indipendentemente dal fatto che venga pronunciata un'espulsione o no.

No ulteriori inasprimenti - Sempre nella sua riunione, indica una nota odierna dei servizi parlamentari, la CIP-N ha però respinto per 15 voti a 9 un'iniziativa parlamentare del consigliere nazionale Gregor Rutz (UDC/ZH) mediante la quale si vuole abolire la cosiddetta clausola relativa ai casi di rigore nel Codice penale.

La CIP-N, per 15 voti a 9, ha anche bocciato un'iniziativa parlamentare del Gruppo UDC secondo la quale le disposizioni sull'espulsione obbligatoria dal territorio svizzero devono prevalere sull'Accordo sulla libera circolazione delle persone tra la Svizzera e l'Unione europea. Stando alla maggioranza, dalle prime sentenze emesse dal Tribunale federale si evince che l'Accordo sulla libera circolazione delle persone non costituisce un motivo di impedimento per un'espulsione.

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COMMENTI
 

LAMIA 5 anni fa su tio
La nostra classe politica va cambiata totalmente altrimenti fra pochi anni la Svizzera sarà solo sulle carte geografiche come ricordo

Danny50 5 anni fa su tio
Oramai l’abbiamo capito che i criminali stranieri in Svizzera sono privilegiati dai giudici e dai politici. Il popolazzo poi non ha voluto stringere le viti nell’ultima votazione nel merito, dunque ora teniamoceli, e soprattutto manteniamoli.
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