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SVIZZERATre progetti per rafforzare la sicurezza

13.02.19 - 10:57
La Confederazione vuole sviluppare il sistema d'informazione Schengen, introdurre la possibilità di segnalazioni preventive per le persone vulnerabili e sfruttare pure in futuro le banche dati europee
Keystone
Tre progetti per rafforzare la sicurezza
La Confederazione vuole sviluppare il sistema d'informazione Schengen, introdurre la possibilità di segnalazioni preventive per le persone vulnerabili e sfruttare pure in futuro le banche dati europee

BERNA - La Svizzera intende rafforzare ulteriormente la sua collaborazione con gli Stati dello spazio Schengen nel settore della sicurezza e della migrazione. È quanto affermato oggi dal Consiglio federale, che porta avanti tre progetti in materia.

La Confederazione vuole sviluppare il sistema d'informazione Schengen (SIS), rendendo obbligatoria la segnalazione di sospetti terroristi.

Il SIS - si legge in un comunicato odierno - è diventato uno strumento indispensabile per la polizia e il corpo delle guardie di confine e facilita il lavoro volto a garantire la sicurezza in Svizzera. Oggi è già possibile segnalare i sospetti di coinvolgimento in attività terroristiche, ma si tratta di una procedura facoltativa.

Un'altra novità è la possibilità di effettuare segnalazioni preventive per le persone particolarmente vulnerabili, come ad esempio i minori a rischio di essere rapiti da uno dei genitori, o per le vittime di matrimoni forzati o della tratta di esseri umani.

La Svizzera, in quanto Stato associato a Schengen, ha partecipato alle discussioni relative alle novità del SIS. Ora è stata aperta una procedura di consultazione sul tema, che si concluderà il prossimo 20 maggio.

Frontiere e banche dati - La Confederazione intende sfruttare in futuro anche il sistema europeo di informazione e autorizzazione ai viaggi (ETIAS), uno strumento automatizzato volto a identificare rischi collegati all'ingresso nello spazio Schengen di cittadini di Stati terzi non soggetti all'obbligo del visto.

Il sistema mira ad «assicurare un rapporto equilibrato tra garanzia della mobilità e potenziamento della sicurezza» - continua la nota - nonché consentire l'ingresso senza l'obbligo di visto mediante una verifica preliminare. Anche su questo tema è stata aperta una procedura di consultazione che si concluderà il 20 maggio.

Sempre nella seduta odierna, il Consiglio federale ha infine adottato il messaggio che approva l'accordo aggiuntivo sulla partecipazione della Svizzera all'agenzia che gestisce le banche dati Schengen/Dublino, denominata "eu-LISA", abbreviazione di "European Union - Large scale Information Systems Agency". L'intesa permette a Berna di partecipare a pieno titolo all'agenzia: in determinati casi i rappresentanti elvetici avranno diritto di voto.

Eu-LISA assicura dal 2012 il funzionamento del sistema di informazione visti (VIS), del SIS e della banca dati dattiloscopica Eurodac. Dal 2018 è responsabile anche per l'allestimento del sistema per la registrazione dei dati relativi agli ingressi e alle uscite dei cittadini di Stati terzi (EES) e dal 2019 per lo sviluppo di ETIAS.

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