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BERNACassis: «L'accordo di libero scambio con gli Stati Uniti è possibile»

08.02.19 - 08:29
Gli Stati Uniti hanno manifestato la volontà di firmare un'intesa commerciale con la Confederazione. Ora però sta a Berna avanzare proposte concrete
Keystone
Cassis: «L'accordo di libero scambio con gli Stati Uniti è possibile»
Gli Stati Uniti hanno manifestato la volontà di firmare un'intesa commerciale con la Confederazione. Ora però sta a Berna avanzare proposte concrete

BERNA  - Ignazio Cassis è convinto che un accodo di libero scambio tra Svizzera e Stati Uniti potrà essere presto negoziato. Lo ha dichiarato ieri in una conferenza stampa a Washington, al termine degli incontri avuti con il segretario di Stato americano Mike Pompeo e il consigliere per la sicurezza nazionale John Bolton.

Stando al ministro degli esteri elvetico, anche i suoi due interlocutori hanno manifestato la volontà di firmare un'intesa commerciale con la Confederazione. Ora però sta a Berna avanzare proposte concrete, ha aggiunto.

"Ne discuterò immediatamente con il ministro dell'economia Guy Parmelin, al quale riporterò quanto discusso qui negli Usa", ha proseguito il ticinese, sottolineando che le trattative cominceranno il prima possibile. Cassis ha però messo in risalto che al momento lo staff del presidente Donald Trump è limitato in quanto a risorse: la Casa Bianca dà infatti la priorità al nuovo accordo con Messico e Canada.

Nei faccia a faccia con Pompeo e Bolton il consigliere federale ha pure abbordato vari argomenti di attualità su scala globale. Tra questi la crisi in Venezuela e la situazione in Iran dopo il ritiro degli americani dall'intesa sul nucleare. La Svizzera rappresenta gli interessi degli Usa nel Paese asiatico da quando, nel 1980, Washington e Teheran hanno interrotto i rapporti diplomatici.

Per quanto riguarda il Venezuela, dove Juan Guaidó si è autoproclamato presidente a interim suscitando la furia del leader di Caracas Nicolas Maduro e scatenando un caso internazionale, Cassis ha assicurato che nessuna pressione è stata fatta sulla Svizzera. Gli Usa "sanno esattamente la nostra posizione sul tema e la rispettano: seguiamo l'evolversi degli eventi da vicino, ma restiamo in secondo piano", ha detto il titolare del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), secondo cui nessuna richiesta di mediazione è per ora giunta.

Cassis ha poi evidenziato come le riunioni con Pompeo e Bolton, entrambi considerati fautori della linea dura, si sono svolte in un ambiente tranquillo e amichevole. Il ministro si è anche intrattenuto con rappresentanti dei democratici - tra cui la senatrice del Minnesota Amy Klobuchar, di origine svizzere e una delle possibili candidate alle presidenziali del 2020 - constatando come il clima fra loro e i repubblicani sia piuttosto teso.

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COMMENTI
 

vulpus 5 anni fa su tio
Chissà quanto tempo dureranno i toni trionfalistici e le mega strette di mano. Non siamo noi che possiamo portare in avanti tale proposta, ma solo loro se lo vorranno.Fate girare il mappamondo pf e guardate dove sono gli USA e dove è la Svizzera ! Cosa? Dove è la Svizzera? Ah ah...

gp46 5 anni fa su tio
E' sicuramente una buona notizia, bisognerà poi vedere a quanto ammonteranno i dazi d'importazione decisi da Trump, che non perde occasione per dire "prima i nostri". Questo ultimo slogan, a differenza di movimenti a noi piu' familiari, lui lo attua davvero..

lo spiaggiato 5 anni fa su tio
Ewwai Ignazio... :-)))

SSG 5 anni fa su tio
Bene! Bravo Cassis! Per la gioia dei criticoni
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