GRIGIONIElettricità, Governo retico scettico sull'apertura del mercato

COIRA - Le condizioni quadro in materia di elettricità, in particolare in merito alla concorrenza, non sono sufficientemente affidabili per aprire il mercato svizzero. Questa in estrema sintesi la risposta del Governo grigionese alla procedura di consultazione, già conclusa, lanciata dal Consiglio federale riguardo alla revisione della Legge sull'approvvigionamento elettrico (LAEl).

I principali punti della revisione, posta in consultazione tra la metà ottobre e la fine di gennaio, riguardano la garanzia di un approvvigionamento elettrico a lungo termine, l'accrescimento dell'efficienza energetica e la promozione dell'integrazione delle energie rinnovabili nel mercato.

L'esecutivo retico condivide la posizione della Conferenza dei governi dei Cantoni alpini (CGCA, di cui oltre ai Grigioni fanno parte Ticino, Uri, Obvaldo, Nidvaldo, Glarona e Vallese), comunicata al Dipartimento federale dell'energia (DATEC) in dicembre.

Sul fondo il Governo retico, come la CGCA, ritiene che l'apertura completa del mercato svizzero dell'energia elettrica sia utile alla sicurezza dell'approvvigionamento elettrico. Tuttavia «per il momento» non ci sono condizioni quadro eque dal punto di vista della concorrenza, si legge in un comunicato odierno della Cancelleria dello Stato.

Nei Grigioni, come in tutta la Svizzera, la forza idrica rappresenta la più importante fonte energetica locale per la produzione di elettricità. Contribuisce in maniera indispensabile alla fornitura di elettricità alla società e all'economia, sostiene l'esecutivo retico.

Date queste premesse, nella sua presa di posizione a destinazione della Confederazione, il Governo chiede in particolare condizioni quadro più affidabili che tengano conto in maniera adeguata dell'elevato valore del settore idroelettrico: si tratta di assicurare a lungo termine la sicurezza di pianificazione e di investimento a favore della forza idrica svizzera per garantirne la disponibilità in futuro.