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La riforma sopprime le attuali differenze fra imprese a statuto speciale, tassate all'11,6%, e le altre sottoposte a un tasso del 24,2%
GINEVRA - Il Gran Consiglio ginevrino ha approvato oggi - con 62 voti a 18 - la revisione della fiscalità cantonale delle imprese. Si tratta di un compromesso che fissa il tasso unico di imposizione al 13,99%. Il popolo si esprimerà in merito il 19 maggio.
L'obiettivo principale per Ginevra è mantenere l'attrattiva del cantone e preservare gli impieghi, ha rilevato la consigliera di Stato Nathalie Fontanet, sostenendo che si tratta di lanciare un «segnale forte per il futuro».
Verdi e Ensemble à Gauche si sono opposti al progetto nel corso di un dibattito fiume, definendolo «zoppicante» e «antisociale». L'accordo è stato respinto anche dall'UDC, che ha criticato i suoi aspetti sociali e lo ha definito troppo generoso.
La riforma sopprime le attuali differenze fra imprese a statuto speciale, tassate all'11,6%, e le altre sottoposte a un tasso del 24,2%. Il progetto ridurrebbe le perdite fiscali da 350 a 186 milioni di franchi a livello cantonale e a 46 milioni per i comuni.
La principale misura compensatoria è rappresentata da 186 milioni di franchi destinati ad aumentare i sussidi di cassa malattia, somma che corrisponde esattamente alle perdite cantonali. Si tratta di un controprogetto a un'iniziativa della sinistra che pone un tetto massimo ai premi, pari al 10% delle entrate del nucleo famigliare. Il controprogetto è stato approvato oggi con 73 voti a 11 e 4 astensioni, mentre l'iniziativa è stata bocciata con 55 voti a 39.
I due testi saranno posti in votazione il 19 maggio assieme alla parte centrale della riforma fiscale, ossia la legge sull'imposizione delle persone giuridiche (LIPM), sottoposta a referendum obbligatorio.
