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SAN GALLOContro il «diktat UE» e «gli abusi nell'asilo»: l'UDC suona la carica

26.01.19 - 18:46
Il partito ha avallato oggi il programma in vista della prossima legislatura
Keystone
Contro il «diktat UE» e «gli abusi nell'asilo»: l'UDC suona la carica
Il partito ha avallato oggi il programma in vista della prossima legislatura

GOSSAU - L'Unione Democratica di Centro (UDC) ha avallato oggi il programma per la prossima legislatura. I punti centrali sono la lotta all'accordo istituzionale con l'UE e agli abusi nel sociale e nell'asilo, il freno all'immigrazione e il rafforzamento della classe media.

Oltre ad avallare il programma elettorale, i circa 370 delegati riuniti a Gossau (SG) hanno bocciato, con 227 voti a 12, l'iniziativa dei Giovani Verdi contro la dispersione degli insediamenti, in votazione popolare il prossimo 10 febbraio.

In proposito il consigliere nazionale svittese Marcel Dettling ha affermato che si tratta di una proposta superflua e che anche l'UDC è per la tutela delle terre coltivate. Ma affronta alla radice il problema dello spreco del territorio, ossia combattendo l'immigrazione di massa con l'iniziativa che vuole porre fine alla libera circolazione delle persone.

Il nuovo documento di 80 pagine che sviluppa la posizione dell'UDC per i prossimi quattro anni in fin dei conti è il programma elettorale vecchio, ha sottolineato il consigliere nazionale nidvaldese Peter Keller responsabile della stesura. Esso non ha nessuna data di scadenza, e non c'è una UDC diversa prima e dopo le elezioni, ha aggiunto. La questioni che stanno a cuore al partito sono sempre quelle.

«Come 27 anni fa in occasione della votazione sull'adesione allo Spazio economico europeo (SEE), ci troviamo di fronte ad un'annata di elezioni federali decisiva per il futuro del Paese», ha detto il presidente del partito Albert Rösti. Coloro che vogliono una Svizzera libera e sicura il prossimo autunno non possono che votare UDC, poiché - ha aggiunto - è la sola che si oppone a un accordo con l'Unione Europea (UE) «mostruoso». Inoltre l'UDC è il solo partito a combattere la libera circolazione delle persone.

Si tratta di un accordo unidirezionale con cui Bruxelles vuole mettere fine alla via bilaterale elvetica e «incorporare» la Svizzera, ha affermato il consigliere nazionale zurighese Roger Köppel. Significa che l'UE fa le leggi e la Confederazione deve riprenderle. Non ci si deve assolutamente piegare ai diktat di Bruxelles; «siamo l'ultimo baluardo della democrazia».

Secondo il consigliere nazionale argoviese Andreas Glarner la Svizzera deve regolare in modo indipendente la propria politica migratoria, poiché bisogna porre un termine all'immigrazione di massa e anche allo sfruttamento dell'asilo e del sistema sociale elvetico. Si deve quindi espellere chi è un peso per lo Stato, diventa criminale, mostra tendenze radicali o si rifiuta di accettare usi e costumi in vigore.

In questo ambito anche Albert Rösti ha affermato che «abbiamo un problema con gli stranieri» e un aumento dei costi per l'asilo malgrado il numero di richiedenti sia in calo. Fra l'altro il presidente dell'UDC ha denunciato la mancanza di integrazione «dei migranti economici ubriachi», che «girano dappertutto» e vivono di aiuti sociali «alle spese dei contribuenti».

L'UDC vuole inoltre essere il rappresentante degli svizzeri che lavorano, della classe media», ha detto Céline Amaudruz. Le aziende non hanno bisogno di controlli ma di regole del gioco, ha aggiunto la consigliera nazionale ginevrina.

«Dobbiamo lavorare per far sì che la gente si senta a casa», ha detto dal canto suo il presidente della Confederazione Ueli Maurer. In Svizzera, la distanza tra i governanti e la gente comune sta diventando sempre più grande, ha notato. «Anche i rappresentanti dell'UDC dovrebbero di nuovo parlare di più con la gente e vedere dove il dente duole». E inoltre «dobbiamo mobilitare le persone che non vanno alle urne perché hanno la sensazione che quelli di Berna fanno comunque quello che vogliono», ha detto Maurer.

Un delegato ha chiesto che il passaggio nel programma del partito che si oppone al matrimonio tra persone dello stesso sesso fosse cancellato. Un partito che è promotore di libertà e autodeterminazione dovrebbe lasciare a tutti la possibilità di decidere chi vuole sposare, ha sottolineato. I delegati, tuttavia, hanno respinto la proposta con 166 voti favorevoli e 126 contrari.

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COMMENTI
 

sedelin 5 anni fa su tio
ci hanno presi degli scemi: contrapponggono perfidamente l'iniziativa per la protezione del territorio con un'altra che vuole combattere l'immigrazione di massa, che non c'entra un tubo. e le altre solite "trombette" (pepperos). segnalo di CAMILLERI "lo sgombero del cara a castelnuovo" (video).

Figenfeld 5 anni fa su tio
Non solo l'UDC, anche la LEGA vuole il meglio per il nostro Paese e il Ticino! Ci sono ben altri che suonano la solita tromba e ricopiano l'atteggiamento nostro, ma ora è necessario di rimettere ordine nel Paese-Pollaio, e prendere a pedate gl'inchinati a 90° le*****li!

giuvanin 5 anni fa su tio
Sempre la solita solfa, alla ricerca del facile consenso...

seo56 5 anni fa su tio
#sempreecomunqueudc

kenobi 5 anni fa su tio
per non essere trombati

Evry 5 anni fa su tio
Però mi sembra che rappresentino la vox populi e i valöori della nostra Democrazia diretta, mentre tanti altri invocano discorsi alquanto roboanti.

Pepperos 5 anni fa su tio
Già, quando non si sa cosa Fare? Dai con Questa trombetta..

seo56 5 anni fa su tio
Risposta a Pepperos
Veramente l’UDC è l’unico partito del fare per i diritti e benessere degli SVIZZERI!

Galium 5 anni fa su tio
Risposta a seo56
Proprio non si direbbe. Vuole solo trasformare la Svizzera in un paese isolato e arroccato su se stesso

seo56 5 anni fa su tio
Risposta a Galium
Certo!!! Meglio soli che male accompagnati.
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