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GRIGIONI«Oggi c'è maggiore comprensione per la nostra politica»

24.01.19 - 16:08
È l'impressione del consigliere federale Alain Berset, che si è espresso oggi durante il Forum di Davos: «Anni fa quando spiegavo il sistema elvetico mi guardavano con occhi spalancati»
Keystone
«Oggi c'è maggiore comprensione per la nostra politica»
È l'impressione del consigliere federale Alain Berset, che si è espresso oggi durante il Forum di Davos: «Anni fa quando spiegavo il sistema elvetico mi guardavano con occhi spalancati»

DAVOS - La politica europea della Svizzera ha trovato maggiore comprensione rispetto a qualche anno fa: è l'impressione del consigliere federale Alain Berset dopo i diversi incontri avuti al Forum economico mondiale (WEF) di Davos (GR).

Berset ha approfittato dei colloqui con ministri di vari Paesi dell'Ue per parlare dell'accordo quadro. Il consigliere federale ha chiarito loro quale sarà ora il modo di procedere in Svizzera. «Ancora cinque o sette anni fa quando ho spiegato la democrazia diretta elvetica ero ancora guardato con occhi spalancati», ha detto Berset oggi pomeriggio ai media alla "House of Switzerland". Adesso ho constatato che la comprensione per la specificità del sistema svizzero è fortemente aumentata.

Sanità valorizzata al WEF - Il consigliere federale ha riferito di aver avuto in generale la sensazione che la tematica della sanità abbia acquisito una grandissima importanza anche al WEF. Se si considera il programma si nota che numerosi oratori hanno trattato temi che hanno a che fare con la salute, ha sottolineato.

Berset ha anche incontrato i ministri della sanità tedesco Jens Spahn, olandese Bruno Bruins e britannico Matt Hancock. Nell'incontro ha in particolare acquisito una grande rilevanza il tema della digitalizzazione: «La digitalizzazione è una evoluzione molto importante anche nell'ambito sanitario. La domanda è cosa ciò comporti per la politica», ha detto Berset.

Il consigliere federale ha spiegato ai suoi omologhi cosa fa la Svizzera in questo ambito. La Confederazione non è conosciuta come "First Mover", ha sottolineato. «Siamo forse più lenti di altri, ma suppongo che siamo più solidi e stabili».

Con Spahn, Berset ha anche parlato del personale qualificato in ambito medico di origine tedesca che lavora in Svizzera. Spahn ha espresso brevemente il suo rammarico per il fatto che medici e personale infermieristico tedeschi si trasferiscano in Svizzera. Auspica quindi che questo trend venga limitato con un nuovo regolamento.

Sfide simili per Svizzera e Cile - Berset ha inoltre affermato di aver appreso - in occasione della discussione di martedì con il ministro per lo sviluppo sociale cileno Alfredo Moreno - che il Cile ha uno sviluppo demografico simile a quello della Svizzera e quindi problemi analoghi: "Non lo sapevo", ha detto il ministro della sanità elvetico.

Il Cile sta riflettendo sulla questione intensamente e si è interessato in modo approfondito ai mezzi che sta adottando la Svizzera a livello di assistenza famigliare e di aiuto alla popolazione che invecchia.

Berset ha poi anche sottolineato che il WEF è importante in quanto permette di stabilire molti contatti in breve tempo e soprattutto contatti a livello personale.

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