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GINEVRAMaudet si è sentito tradito dalla sua famiglia politica

20.12.18 - 08:13
Il consigliere di Stato ha detto alla stampa si credere «fondamentalmente di essere innocente
Keystone
Maudet si è sentito tradito dalla sua famiglia politica
Il consigliere di Stato ha detto alla stampa si credere «fondamentalmente di essere innocente

GINEVRA - Pierre Maudet si dice convinto di essere innocente: «non fuggo le mie responsabilità, sono consapevole di aver mentito», afferma il consigliere di Stato ginevrino in interviste pubblicate oggi dai quotidiani Le Temps e Blick.

Nell'accettare il famoso invito a Abu Dhabi nel 2015 - sostiene Maudet - l'intenzione era di sostenere Ginevra e trarre benefici economici per la città lemanica. «Devo scusarmi per aver incontrato persone che investiranno milioni di euro per i posti di lavoro a Ginevra? Non credo proprio», afferma il consigliere di Stato.

Certo, Maudet si dice «molto imbarazzato» del fatto che il viaggio, il cui costi sono stimati a circa 50.000 franchi, sia stato del tutto pagato da terzi, ma «non ho fatto nulla di male. Non ho mai avuto l'impressione di arricchirmi», rivela al Blick.

D'altra parte, il consigliere di Stato PLR ritiene di aver sbagliato «a mescolare gli aspetti pubblici e privati e poi a nascondere la verità». Maudet spiega di aver provato vergogna ad ammettere di essere stato invitato da uno Stato straniero. «Più domande sono sorte, più è stato difficile ammettere l'errore», rivela a Le Temps.

Rispondendo al Blick in merito al fatto di essere rimasto finora in silenzio, il politico adduce al fatto di non aver voluto ostacolare la giustizia. «Il ministero pubblico ha concluso le udienze delle persone coinvolte», il che dà a Maudet ora l'opportunità di fornire la sua versione dei fatti. In ogni caso, afferma il consigliere di Stato, «non è la direzione del partito che deve decidere, ma la base».

Pierre Maudet si incontrerà proprio con i membri del PLR il 15 di gennaio. Un incontro che il politico vede soprattutto come un passo che gli permetterà di «rilevare la temperatura, per capire chi lo appoggia». Nelle due interviste pubblicate oggi, Maudet non accenna a dimissioni nell'immediato futuro: «mi ritirerò solo in caso di condanna», ha detto al Blick.

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