Un'iniziativa mira a obbligare gli automobilisti sbadati a seguire dei corsi di sensibilizzazione anziché privarli della patente per un lungo periodo
BERNA - Il codice della strada è troppo severo con chi commette infrazioni lievi o di media gravità non intenzionalmente. È quanto ritiene la Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni del Consiglio nazionale (CTT-N) che con 12 voti a 9 e 1 astensione ha dato seguito a un'iniziativa parlamentare di Jean-Pierre Grin (UDC/VD).
L'iniziativa è volta a mitigare le pene cui incorrono gli automobilisti sbadati: invece di privarli della patente per un lungo periodo, dovrebbero essere obbligati a seguire dei corsi di sensibilizzazione.
La CTT-N crede che l'adeguamento proposto dall'iniziativa consentirà di accelerare il nuovo rilascio della licenza di condurre alle persone cui è stata revocata e che hanno partecipato a una formazione complementare riconosciuta.
Stando al consigliere nazionale vodese, la legge può essere molto severa con i conducenti che commettono un piccolo errore, mentre può mostrarsi più clemente nei confronti dei pirati della strada. A un conducente recidivo o plurirecidivo, per esempio, la licenza può essere nuovamente rilasciata fino a tre mesi prima della scadenza della revoca se partecipa a una o a più formazioni di educazione stradale, a seconda dei Cantoni.
Ciò invece non è il caso per un conducente che commette un'infrazione considerata mediamente grave, come per esempio, circolare a 51 km/h senza rendersi conto che si trova in una zona con limite di velocità a 30 km/h, scivolare su una strada ghiacciata o sgomberata solo parzialmente dalla neve oppure seguire a distanza troppo ravvicinata l'auto che lo precede.
Privare della patente una persona che non ha commesso alcuna infrazione volontaria e non è recidiva è estremamente severo. Le conseguenze possono risultare drammatiche e comportare una perdita dell'impiego e in alcuni casi persino gettare una famiglia nella precarietà, stando a Grin.
Grin propone quindi una modifica di legge che consenta a queste persone di non depositare la licenza di condurre e di seguire invece una specifica formazione complementare. L'obiettivo di questa formazione, a suo avviso, è rendere consapevoli i partecipanti che l'infrazione commessa per inavvertenza non è anodina ed evitare in tal modo la recidiva per motivi analoghi.