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SVIZZERAEmissioni di CO2, il sistema svizzero va collegato a quello dell'UE

10.10.18 - 12:57
Lo ritiene la Commissione dell'ambiente del Nazionale, che ha inoltre bocciato l'estensione della tassa sul CO2 ai carburanti
Tipress
Emissioni di CO2, il sistema svizzero va collegato a quello dell'UE
Lo ritiene la Commissione dell'ambiente del Nazionale, che ha inoltre bocciato l'estensione della tassa sul CO2 ai carburanti

BERNA - La Svizzera non deve procedere da sola, ma collegare il suo sistema di scambio di emissioni di CO2 con quello dell'UE. Lo ritiene la Commissione dell'ambiente, della pianificazione del territorio e dell'energia del Consiglio nazionale, che ha approvato oggi, con 14 voti a 7 e 2 astensioni, l'accordo in materia fra Berna e Bruxelles.

Con il collegamento dei due sistemi le imprese svizzere ottengono l'accesso a un mercato molto più grande, si legge in una nota diffusa dai servizi del parlamento. Nella deliberazione di dettaglio sul progetto, la commissione ha già adottato le prime decisioni. Con 19 voti contro 3 e 3 astensioni si è opposta a una ratifica solo al momento in cui i diritti di emissione raggiungano 30 euro per tonnellata di CO2.

D'altro canto, con una disposizione supplementare ha voluto garantire che nella navigazione aerea non vi siano doppi oneri. Con 15 voti contro 0 e 10 astensioni la commissione ha pertanto deciso di premunirsi nel caso che l'Organizzazione dell'aviazione civile internazionale (OACI) dovesse adottare nuove misure.

No all'estensione della tassa ai carburanti - La tassa sul CO2 non va estesa ai carburanti. Così si è pronunciata, per 16 voti a 8 e un'astensione, la Commissione dell'ambiente, della pianificazione del territorio e dell'energia del Consiglio nazionale (CAPTE-N), sostenendo la linea del Consiglio federale.

In generale, per quanto riguarda gli articoli sul sistema di scambio di quote di emissioni (SSQE), la commissione segue il disegno del governo, scrivono in una nota odierna i Servizi del parlamento.

Essa è favorevole al fatto che le imprese debbano pagare per emissioni non coperte da diritti 220 franchi per tonnellata di CO2 equivalenti. Di misura (13 voti a 12) ha respinto proposte per alleviare le misure sanzionatorie.

La CAPTE-N appoggia l'esecutivo anche per la tassa sul CO2 applicata ai combustibili, ovvero un'aliquota situata tra 96 e 210 franchi per tonnellata di anidride carbonica. Bocciata l'idea di una quota d'incentivazione sia più alta che più bassa.

Sugli impegni di riduzione la commissione si distanzia in un punto rispetto al Consiglio federale: a suo avviso devono essere esentate tutte le imprese che non partecipano al SSQE e non soltanto quelle con onere fiscale annuo della tassa sul CO2 di almeno 15'000 franchi.

Traffico aereo - Durante la seduta, la CAPTE-N si è occupata anche di traffico aereo. Al centro della discussione la tassa sui biglietti in questo settore, già applicata in diversi Paesi europei. Essa sarebbe prelevata per ciascun passeggero e a dipendenza della distanza del volo. Per 15 voti a 6 ha proposto di conferire all'Amministrazione il mandato di illustrare come tale imposta possa essere esattamente messa in atto.

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COMMENTI
 

Mattiatr 5 anni fa su tio
Perché quello svizzero non andava bene? Mi pare che l'Italia e le altre nazioni europee siano messe peggio di noi. Quindi non dovrebbero essere loro ad adeguarsi? LA prossima cosa che si adeguerà sarà la moneta?

LAMIA 5 anni fa su tio
Smettiamola di adeguarci all UE. La gente non ne può più. Il 25 novembre tanta gente dovrà fare il mea culpa. Decidiamo per noi e introduciamo il pedaggio al traffico di transito e ai cittadini venga scontato sulle tasse di circolazione ! Germania insegna

Thor61 5 anni fa su tio
Risposta a LAMIA
Concordo pienamente, aggiungo solo che bisogna sperare che le persone capiscano prima che sia troppo tardi, che queste scelte del CF (A guida molto rossa) sono solo un antipasto dell'entrata nell'UE senza aver chiesto nulla agli stessi cittadini, per poi provarne ancor maggiormente sulla nostra pelle le sue follie.
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