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Per il Governo cantonale le norme sul modo di vestirsi non si conciliano con l'ordinamento liberale della società
ZUGO - Il Consiglio di Stato di Zugo respinge il controprogetto indiretto del Consiglio federale all'iniziativa popolare anti burqa. Per l'esecutivo cantonale, le norme sul modo di vestirsi non si conciliano con l'ordinamento liberale della società.
Le prescrizioni introdotte dal controprogetto all'iniziativa andrebbero a ledere i diritti fondamentali, come pure la libertà di coscienza e di credenza, scrive oggi in una nota il governo di Zugo.
L'iniziativa popolare "Sì al divieto di dissimulare il proprio viso", depositata il 15 settembre 2017 con 105'553 firme valide, chiede che in tutto il territorio svizzero nessuno possa più dissimulare il proprio viso negli spazi pubblici e nei luoghi accessibili al pubblico.
Il consiglio federale ha messo in consultazione un controprogetto indiretto che introduce misure mirate nei settori in cui ha la competenza legislativa. La proposta di legge esige ad esempio che i privati mostrino il volto quando ciò è necessario ai fini dell'identificazione e introduce nel Codice penale una pena detentiva fino a tre anni o una pena pecuniaria per chi obbliga una donna a nascondere il volto.
Norme anti burqa sono già state introdotte a livello cantonale in Ticino e nell'ultima tornata di votazioni del 23 settembre anche nel canton San Gallo.
