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SVIZZERA«Una personalità forte, una figura unica»

27.09.18 - 17:52
Le reazioni dei partiti alle dimissioni di Doris Leuthard
Keystone
«Una personalità forte, una figura unica»
Le reazioni dei partiti alle dimissioni di Doris Leuthard

BERNA - «Una forte personalità» dotata di una «vasta esperienza politica»: così i partiti unanimi hanno definito la consigliera federale Doris Leuthard, che ha annunciato le dimissioni dopo 12 anni di lavoro in governo.

Negli ultimi 20 anni, Leuthard ha plasmato la politica svizzera con la sua presenza impareggiabile ed è stata «una figura di spicco unica», scrive il Partito Popolare Democratico (PPD) in un comunicato, ringraziando la "sua" ministra per il lavoro svolto. L'argoviese ha prestato un servizio straordinario alla Svizzera e al PPD.

In qualità di presidente della Confederazione, la loda il partito, ha sempre rappresentato il Paese in modo credibile e con successo a livello internazionale. E aggiunge: Leuthard è una delle figure più forti che il governo abbia avuto in questi ultimi anni, con una ferma volontà, anche se ha sempre agito in maniera collegiale in seno al Consiglio federale. Grazie alle sue capacità è riuscita a portare avanti numerose questioni politiche importanti e talvolta difficili, convincendo il governo, il parlamento e l'opinione pubblica.

In un comunicato, il PLR ringrazia l'argoviese per i suoi tanti anni al servizio della Svizzera sottolineando la sua "vasta esperienza politica". Il partito ribadisce che non rimetterà in discussione la rivendicazione di un seggio in governo del PPD, ma si aspetta una selezione di profili adatti. I liberali radicali credono nella cosiddetta formula magica e valuteranno i candidati cristiano-democratici sulla base delle loro prestazioni e capacità di adottare politiche orientate al consenso.

Per il PLR, il più grande merito di Leuthard come capo del Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC) è aver garantito a lungo termine il finanziamento delle infrastrutture di trasporto. Nella sua lunga carriera al Consiglio federale, si è anche impegnata con successo per il futuro della politica energetica e climatica della Svizzera, viene aggiunto nella nota.

In un comunicato, il Partito socialista (PS) riconosce l'impegno di Leuthard nel governo e sottolinea i passi decisivi che ha intrapreso a favore del cambiamento energetico. La consigliera nazionale Ada Marra (PS/VD), interpellata da Keytone-ATS, sottolinea il ruolo svolto da Leuthard nell'uscita dal nucleare: «una vera rivoluzione», che ha avuto luogo quando le donne erano in maggioranza in Consiglio federale. Allora «è successo qualcosa». Ci sono state due, tre rivoluzioni, tra cui l'uscita dal nucleare, nelle quali Leuthard si è impegnata.

Il PS auspica che alla successione di entrambi i consiglieri federali uscenti siano elette delle donne, aggiunge Marra. Secondo la socialista vodese sarebbero addirittura auspicabili due doppie candidature femminili: rappresenterebbero «un vero segno di responsabilità» nell'ottica dalla parità. I socialisti si aspettano che chi succederà ai due dimissionari mantenga la direzione intrapresa e adotti misure per ridurre le emissioni di CO2.

La vice presidente dell'UDC Céline Amaudruz stila invece un bilancio piuttosto in chiaroscuro del mandato di Leuthard. «È passata sempre più a sinistra», si rammarica. Questo spostamento ha causato molta delusione all'interno del partito ex agrario. La deputata ginevrina rimprovera alla consigliera federale di non aver difeso abbastanza gli interessi delle strade. Secondo Amaudruz, per la successione di entrambi i consiglieri federali dimissionari è più importante la linea politica rispetto al sesso, anche se quest'ultimo è un criterio da tenere in considerazione, come lo è la rappresentanza delle regioni. La consigliera nazionale invita ogni parte ad assumersi la responsabilità di presentare almeno una donna.

I Verdi chiedono al PPD e al PLR un "ticket" puramente femminile. La doppia dimissione offre ad entrambe le parti l'opportunità di dimostrare che sostengono davvero un'adeguata rappresentanza delle donne in Consiglio federale, afferma in un comunicato il presidente del partito Balthasar Glättli.

Pur criticando le dimissioni nel corso della legislatura, i Verdi ritengono che si tratti di un'occasione unica per PPD e PLR di presentare almeno quattro validi candidati per garantire che governino di nuovo tre donne.

In qualità di ministro dei media, Leuthard si è impegnata a comprendere gli editori, "ma spesso non è stato come avevamo immaginato", dichiara a Keystone-ATS l'amministratore delegato dell'associazione Verband Schweizer Medien (VSM), che raggruppa gli editori della Svizzera tedesca. La legge sui media elettronici nata dalla consigliera federale non li ha resi molto contenti, afferma.

La VSM è curiosa di sapere chi prenderà il posto di Leuthard nel dossier sui media: «C'è una certa urgenza, perché i media non stanno bene». L'associazione spera in una personalità con una maggiore comprensione del mondo dei media "e anche un interesse". La Società svizzera di radiotelevisione (SRG SSR), che durante il mandato della ministra l'ha spuntata sulla votazione "No Billag", non ha invece voluto commentare le dimissioni.

«Una buona venditrice» di soggetti complicati: così il politologo losannese Georg Lutz ha dal canto suo definito la consigliera federale. Leuthard ha partecipato a progetti di legge complessi, che ha sempre spiegato in modo molto chiaro, ha dichiarato Lutz alla radiosvizzero tedesca SRF. Anche per questo motivo ha vinto un numero record di votazioni, ha aggiunto.

Anche il governo argoviese ringrazia la consigliera federale per il suo impegno ritenendola un'"ambasciatrice preziosa" per il cantone.

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