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SVIZZERAMonito dall'Europa: «Nessuna nuova intesa senza l'accordo quadro»

22.09.18 - 11:16
Il commissario Johannes Hahn fa pressione sulla Svizzera per una chiusura rapida delle trattative: «Ottimi rapporti di lavoro con Cassis, ma i negoziati non possono diventare una storia infinita»
Keystone
Monito dall'Europa: «Nessuna nuova intesa senza l'accordo quadro»
Il commissario Johannes Hahn fa pressione sulla Svizzera per una chiusura rapida delle trattative: «Ottimi rapporti di lavoro con Cassis, ma i negoziati non possono diventare una storia infinita»

BERNA - Non ci saranno nuovi accordi settoriali tra Ue e Svizzera senza la previa conclusione di un accordo quadro istituzionale: lo ribadisce in una intervista pubblicata oggi dalla "Neue Zürcher Zeitung" il commissario europeo Johannes Hahn, che esclude anche - in mancanza di una tale intesa - un riconoscimento dell'equivalenza della Borsa svizzera oltre la fine del 2018.

«Da parte dell'Ue abbiamo sviluppato molta flessibilità e creatività per venire incontro alle sensibilità della Svizzera», «i negoziati non possono diventare una storia infinita», «tutto è messo sul tavolo», adesso è il momento di «chiudere il sacco», afferma Hahn, responsabile «per la politica di vicinato e i negoziati per l'allargamento» nella Commissione europea presieduta da Jean-Claude Juncker.

In questa funzione l'austriaco 60enne è l'interlocutore principale del neo ministro degli esteri elvetico Ignazio Cassis, con il quale afferma peraltro di «aver sviluppato negli ultimi mesi ottimi rapporti di lavoro».

Hahn si aspetta che «al più tardi a fine ottobre sia chiaro se possiamo concludere qualcosa insieme o no». Certo, questa scadenza non è «iscritta da nessuna parte», aggiunge: «Ma si tratta anche di chiarire come configuriamo le nostre relazioni nell'importante anno elettorale europeo 2019».

Dal 2014 - spiega - l'Ue ha preso la chiara decisione che senza accordo quadro non ci saranno più nuove intese bilaterali. «Così abbiamo riconosciuto l'equivalenza della regolamentazione borsistica svizzera solo fino alla fine del 2018 (...). È stata una espressione della nostra flessibilità garantire l'equivalenza borsistica ancora per un anno», ma «vista la menzionata decisione non posso immaginarmi che prolungheremo di un altro anno l'eccezione».

Quali altre conseguenze si arrischiano senza accordo quadro?. «Ci sono parecchi altri progetti, come l'accordo sull'elettricità», risponde Hahn alla "NZZ": «Tutto ciò non potrebbe essere oggetto di ulteriori trattative. Non è nell'interesse di nessuno». E anche gli accordi bilaterali attualmente in vigore potrebbero essere minacciati sempre più con il passare degli anni, avverte.

Interrogato sulla possibilità di un compromesso riguardo alla recente "pietra d'inciampo" all'accordo quadro costituita dalle misure di accompagnamento per la protezione dei salari (al centro delle discussioni è soprattutto la regola degli otto giorni, che obbliga le aziende estere a notificare alle autorità elvetiche con tale preavviso l'invio di manodopera e a versare una cauzione), Hahn risponde in modo secco. Per la Svizzera - afferma - non possono esserci «eccezioni permanenti», a Bruxelles non si accetta la «tattica del salame», non ci sarà un «accordo quadro light», né successivi accordi.

Hahn fa notare che in fatto di protezione dei salari «anche nell'Ue abbiamo delle regole e abbiamo proposto alla Svizzera di andarsele a vedere». Anche qui occorre dar prova di flessibilità, argomenta il commissario.

La questione dell'accordo istituzionale con Bruxelles è stata ancora ieri al centro delle discussioni del Consiglio federale. Una decisione sul proseguimento delle trattative è stata annunciata per la settimana prossima: il governo si riunirà di nuovo venerdì, come è d'uso nelle settimane di sessione parlamentare. Il ministro degli esteri Cassis ha sottolineato più volte nei mesi scorsi la necessità di giungere ad un'intesa entro la fine dell'anno, per evitare che i negoziati slittino al 2019, anno di elezioni sia in Europa che in Svizzera.

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COMMENTI
 

volabas 5 anni fa su tio
ma forse ci comandano un po' tutti perché abbiamo il governo che ci meritiamo? quei politucoli calabraghe li eleggiamo poi sempre noi, azzzzzoooooo

dan007 5 anni fa su tio
Ci stanno rovinando dopo gli americani l’Europa a stringere il cappio al collo dovevamo restare un felice isola fiscale con delle frontiere ben salvaguardate

WGWG 5 anni fa su tio
Risposta a dan007
.... e chiuse ...

WGWG 5 anni fa su tio
... e questi dovrebbero essere nostri amici alleati, quelli che ti mettono la corda al collo, che si rinunci a bilaterali meglio nangiar patate tutti i giorni ....

rojo22 5 anni fa su tio
Mandateli a quel paese!

roma 5 anni fa su tio
Basta intese con l'ue.

jena 5 anni fa su tio
Nessun accordo con i dittatori europei!!! Tanto tra poco l’europa si sfalda grazie alla loro miope politica

Equalizer 5 anni fa su tio
Caro Hahn, se devi spingere vai al gabinetto. Niente pressioni su di noi, ci hanno spacciati per morti dopo la votazione del '92 invece siamo ancora qui e facciamo parte del gruppo di testa, quindi vai altrove a fare il comandina.

lo spiaggiato 5 anni fa su tio
Ignazio, ora tocca a te!... :-))))

patrick28 5 anni fa su tio
Forza Ue ! Sempre
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