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BERNAL'Ambasciatore russo a Berna contesta le affermazioni sullo spionaggio

20.09.18 - 21:43
"Concordo pienamente con l'opinione del consigliere federale Ignazio Cassis sul fatto che dovremmo continuare a impegnarci in un dialogo costruttivo aperto"
Keystone
L'Ambasciatore russo a Berna contesta le affermazioni sullo spionaggio
"Concordo pienamente con l'opinione del consigliere federale Ignazio Cassis sul fatto che dovremmo continuare a impegnarci in un dialogo costruttivo aperto"

BERNA - L'ambasciatore russo a Berna, Serghiei Garmonin, respinge le affermazioni della "SonntagsZeitung" che, in un articolo di domenica scorsa sosteneva, citando una recente valutazione confidenziale sulla sicurezza della Confederazione, che un diplomatico russo su quattro in Svizzera è un agente segreto.

Si tratta di una campagna gonfiata messa in piedi da alcune cerchie, ha affermato in una intervista al Telegiornale della tv svizzerotedesca SRF diffusa in serata. «Concordo pienamente con l'opinione del consigliere federale Ignazio Cassis sul fatto che dovremmo continuare a impegnarci in un dialogo costruttivo aperto», ha aggiunto.

Non ci sono fatti ufficiali che confermino attività di spionaggio illegale russo: «Tutto ciò che abbiamo udito si basa su ipotesi», ha proseguito. La settimana prossima, Cassis incontrerà il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov a New York, e questo tema sarà affrontato, secondo Garmonin.

Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) non si è espresso sull'intervista. In una presa di posizione inviata ieri a Keystone-ATS aveva indicato di aver convocato a tre riprese l'ambasciatore o l'incaricato d'affari russi dalla scorsa primavera. La prima volta dopo il tentato avvelenamento in marzo dell'agente doppio russo Serghiei Skripal a Salisbury in Inghilterra; la seconda a proposito di "malintesi sul ruolo" del laboratorio di Spiez (BE) e su attacchi informatici contro questo laboratorio; la terza in risposta alla pubblicazione da parte di Londra del risultato delle inchieste sul caso Skripal.

Martedì 18 le autorità russe hanno convocato l'ambasciatore svizzero Yves Rossier per denunciare le «accuse infondate» secondo le quali spie di Mosca hanno tentato di operare cyberattacchi nella Confederazione.

Lunedì, il capo del DFAE Cassis si era espresso sulla vicenda dicendo che «per ora non c'è nessuna crisi», aggiungendo però che nelle ultime settimane diversi diplomatici russi non sono stati accreditati. Il consigliere federale ha confermato la questione verrà discussa la settimana prossima in un incontro che avrà con il suo omologo ministro degli esteri Lavrov, a margine dell'assemblea generale delle Nazioni Unite a New York.

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