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SVIZZERAPiù regole per i bus a lunga percorrenza

20.09.18 - 09:47
Il Consiglio degli Stati vuole proteggere il traffico regionale. «Un po' di concorrenza non fa male», aveva dichiarato invano Doris Leuthard
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Più regole per i bus a lunga percorrenza
Il Consiglio degli Stati vuole proteggere il traffico regionale. «Un po' di concorrenza non fa male», aveva dichiarato invano Doris Leuthard

BERNA - Occorrono regole supplementari per le compagnie private di autobus a lunga percorrenza in modo da proteggere il traffico regionale. Ne è convinto il Parlamento che ha deciso di inserire queste nuove disposizioni nel progetto di riorganizzazione dell'infrastruttura ferroviaria.

Il Consiglio degli Stati ha eliminato oggi le ultime divergenze che ancora l'opponevano al Nazionale. Il dossier, che contempla anche il risarcimento in caso di ritardi importanti, è così pronto per le votazioni finali.

Le regole che limitano la concorrenza nel settore non figuravano nel progetto iniziale del Consiglio federale, ma erano state introdotte dagli Stati e poi approvate dal Nazionale. Per la ministra dei trasporti Doris Leuthard, le nuove disposizioni non sono necessarie, poiché il quadro legale attuale è ritenuto sufficiente.

A suo avviso, il settore dei trasporti non è messo in pericolo dalla concorrenza, basta vedere le difficoltà che incontra Eurobus. «Un po' di concorrenza non fa male», aveva dichiarato invano Doris Leuthard la scorsa settimana alla Camera del popolo.

La maggioranza del Parlamento ha però ritenuto necessario precisare le disposizioni sugli autobus a lunga percorrenza, pur senza andare troppo nei dettagli, come avevano inizialmente previsto gli Stati. Secondo il progetto scaturito dalle due Camere, la concorrenza va limitata, altrimenti si rischia di avere una diminuzione dell'offerta o un aumento delle tariffe nelle zone discoste.

Il Parlamento teme che se i privati si accaparreranno le linee redditizie lasceranno quelle deficitarie sulle spalle dello Stato. Inoltre non ci si vuole trovare in una giungla di offerte e compagnie come talvolta avviene all'estero.

Ritardi rimborsati

Su altri punti del progetto i due rami del Parlamento avevano già trovato un accordo. In futuro, chi viaggia con i trasporti pubblici avrà diritto a un risarcimento in caso di ritardo importante o di soppressione di un treno.

Tuttavia le disposizioni saranno regolamentate nell'ordinanza e non nella legge. Il Consiglio federale aveva proposto il rimborso del 25% del prezzo del biglietto in caso di ritardo superiore ai 60 minuti e del 50% se superiore alle due ore. Questo sistema però avrebbe penalizzato gli abbonati (che rappresentano il 73% dei passeggeri) che non hanno diritto ad alcun rimborso.

Per questo motivo il Parlamento ha stralciato queste disposizioni dando nel contempo l'incarico al Consiglio federale di disciplinare i dettagli relativi all'indennità per il prezzo del trasporto. Il Governo dovrà stabilire in particolare il valore massimo dell'importo al di sotto del quale non è dovuto alcun risarcimento.

Assegnazione delle tracce

Quello sui rimborsi è comunque solo uno degli aspetti della riorganizzazione dell'infrastruttura ferroviaria. Fra le altre misure, v'è la trasformazione del servizio di assegnazione delle tracce - attualmente di proprietà delle tre grandi ferrovie a scartamento normale (FFS, BLS e SOB) e dell'Unione dei trasporti pubblici - in un istituto autonomo della Confederazione.

La Commissione d'arbitrato in materia ferroviaria (CAF) avrà nuove competenze nell'ambito della sorveglianza e sarà ribattezzata RailCom in tedesco e in francese. In italiano, su richiesta di Filippo Lombardi (PPD/TI), che ha storto il naso contro questo ennesimo anglicismo, essa si chiamerà Commissione ferroviaria (Comfer).

Orario

Il Consiglio federale intende inoltre accordare alle imprese di trasporto il diritto di partecipare alla pianificazione dell'orario. In un primo tempo gli Stati avevano respinto questa possibilità, sottolineando come tale compito dovesse restare di competenza delle FFS e non essere separato dalla gestione dell'infrastruttura, visto che imprese terze non avevano le risorse necessarie.

Alla fine i "senatori" si sono allineati al Nazionale. La Camera del popolo aveva in precedenza precisato che le aziende terze non dovevano fare alcuna discriminazione e coinvolgere i gestori dell'infrastruttura.

Infine, la Confederazione dovrà contribuire all'evoluzione di una «sana concorrenza» nel trasporto ferroviario. La legge contiene disposizioni concernenti l'importanza del traffico merci o ancora dell'indipendenza dei membri del consiglio di amministrazione.

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