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SVIZZERA / RUSSIASpie russe, convocato l'ambasciatore svizzero

18.09.18 - 22:07
A Yves Rossier è stato fatto notare che una tale «retorica dello scontro» potrebbe nuocere alle relazioni fra i due Paesi
Keystone
Spie russe, convocato l'ambasciatore svizzero
A Yves Rossier è stato fatto notare che una tale «retorica dello scontro» potrebbe nuocere alle relazioni fra i due Paesi

MOSCA - Le autorità russe hanno convocato oggi l'ambasciatore svizzero e quella olandese per denunciare le «accuse infondate» secondo le quali spie di Mosca hanno tentato di operare cyberattacchi nella Confederazione. In particolare, nel mirino vi sarebbero stati il Laboratorio di Spiez (BE) e l'Agenzia mondiale antidoping (AMA) di Losanna.

All'ambasciatore elvetico Yves Rossier - indica il ministero russo degli Affari esteri - è stato fatto notare che una tale «retorica dello scontro» potrebbe nuocere alle relazioni fra i due Paesi. La rappresentante olandese Renee Jones-Bos è invece stata convocata in merito a una «campagna d'incitamento alla mania dello spionaggio», si legge in una nota separata dello stesso ministero.

Ieri, il consigliere federale Ignazio Cassis si era espresso sulla vicenda dicendo che «per ora non c'è nessuna crisi», aggiungendo però che nelle ultime settimane diversi diplomatici russi non sono stati accreditati. Stando al ministro degli esteri, la questione verrà discussa settimana prossima in un incontro che avrà con il suo omologo Serghiei Lavrov, a margine dell'assemblea generale delle Nazioni Unite a New York.

Lo scorso marzo, il Consiglio federale sottolineava nel rapporto di gestione 2017 che il numero di ufficiali dell'intelligence sotto copertura diplomatica è elevato. Per un Paese, che non viene espressamente nominato, il governo sospetta che oltre un quarto dei diplomatici sia in realtà attivo nello spionaggio. Stando a Le Matin Dimanche e alla Sonntagszeitung si tratterebbe della Russia.

Nel marzo della scorso anno, il Ministero pubblico della Confederazione aveva avviato un procedimento penale contro due presunte spie russe, sospettate di un tentativo di cyberattacco all'AMA, che ha avuto un ruolo chiave sull'inchiesta di doping che ha coinvolto la Russia. Si tratta delle persone arrestate in primavera nei Paesi Bassi mentre si dirigevano in Svizzera per spiare il Laboratorio di Spiez, dove era stato analizzato l'agente nervino utilizzato sull'ex 007 sovietico Serghiei Skripal e sulla figlia.

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