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SVIZZERAArmi semiautomatiche, inasprimento per caricatori e marcatura

17.09.18 - 17:21
L'UDC ha tentato invano di convincere il plenum della bontà delle proprie posizioni, ma alla fine la maggioranza ha preferito seguire la linea più severa degli Stati
Keystone
Armi semiautomatiche, inasprimento per caricatori e marcatura
L'UDC ha tentato invano di convincere il plenum della bontà delle proprie posizioni, ma alla fine la maggioranza ha preferito seguire la linea più severa degli Stati

BERNA - La revisione della legge sulle armi volta a limitare la diffusione di quelle semiautomatiche, come richiesto dalla direttiva Ue in materia decisa dopo gli attentati terroristici di Parigi, è in dirittura di arrivo. Oggi il Consiglio nazionale, nonostante la viva opposizione dell'UDC che minaccia ormai il referendum, ha eliminato due importanti divergenze. Il dossier ritornerà mercoledì agli Stati per l'eliminazione di due differenze minori.

L'UDC ha tentato invano di convincere il plenum della bontà delle proprie posizioni, ma alla fine la maggioranza ha preferito seguire la linea più severa degli Stati, ossia più eurocompatibile, per non far fallire il progetto.

Le ultime divergenze risolte oggi dalla Camera del popolo riguardano i caricatori e la tracciabilità di un'arma. Per quanto attiene ai caricatori, la maggioranza ha deciso che solo chi è autorizzato ad acquistare un'arma può anche procurarsi un caricatore di grande capacità. La direttiva Ue vuole che questo problema venga codificato.

Attualmente i caricatori sono in vendita libera e il Nazionale, in una prima lettura, avrebbe voluto lo status quo. Gli armaioli non dovranno però essere obbligati a redigere un inventario dei caricatori. In questo modo si riduce il carico amministrativo per i commercianti.

Circa la marcatura, al pari dei "senatori" il plenum ha stabilito che l'alloggiamento della culatta, la culatta stessa e la canna, dovranno essere contrassegnate, e non solo una parte essenziale di un'arma come deciso nel giugno scorso dalla Camera del popolo.

Come detto, l'UDC si è battuto per la versione meno stringente adottata lo scorso giugno dal Nazionale. Secondo Werner salzmann (UDC/BE), gli adeguamenti alle nuove direttive di Schengen puniscono i detentori pacifici di armi, sono insomma contrarie alla tradizione elvetica del tiro. Per il democentrista bernese si tratta di una politica dei piccoli passi che prima o poi sfocerà nel disarmo dei cittadini. A suo parere, non servirà che l'UDC lanci il referendum poiché ci penseranno i tiratori a farlo.

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COMMENTI
 

lo spiaggiato 5 anni fa su tio
Bene, una piccola modifica alla legge che non limita in nessun modo il nostro diritto di avere un'arma... non capisco le polemiche se non dettate da una euro fobia acuta... :-)))))

Monello 5 anni fa su tio
Risposta a lo spiaggiato
a me piacciono automatiche ....24 colpi a raffica ...le preferisco cosi d'altronde a militare ho imparato ad usarle cosi !! l hai fatto tu il soldato ?

lo spiaggiato 5 anni fa su tio
Risposta a Monello
Ma sei fuori?... Solo gli impediti o gli esaltati fanno i soldati!...

Monello 5 anni fa su tio
...Spero vivamente in un referendum ...già anni fa la proposta è stata bocciata !! I nostri rossi ,che di onor patrio hanno sempre meno ,ci ritentano!! Non sono più cosi sicuro ,alla luce dei fatti ,che questi siano dei cittadini svizzeri non mi pare possibile tanta avversità verso un popolo di ex mercenari dove le armi fanno parte della tradizione e della coltura come i rösti ed il risotto ....vuoi vedere che i governanti effettivamente, con la scusa della malavita , vogliono toglierci le armi per paura ??

shooter01 5 anni fa su tio
ecco la politica delle fette di salame tanto cara al sinistrume, per poi arrivare a disarmare i cittadini onesti e, come in tutte le dittature mettersi al riparo da eventuali rivolte contro governanti corrotti e incapaci, oltre naturalmente all'agognato sogno che solo i criminali detengano armi. Spero che i tiratori indicano un referendum, ma spero soprattutto che i "mezzi di informazione" PAGATI DA NOI riescano a non fare la solita becera propaganda.

roma 5 anni fa su tio
...verrà forse lanciato un referendum?

Equalizer 5 anni fa su tio
Ci Sono fabbricanti che hanno già detto che non hanno nessuna intenzione di numerare tre parti sulla stessa arma, piuttosto si ritirano dal mercato svizzero, che come numeri di vendita privata in confronto alle nazioni a noi confinanti valiamo come il 2 di picche. Mentre la numerazione di suddette parti se vendute singolarmente è già obbligatoria oggi.

Ul Cunili 5 anni fa su tio
Primo passo verso una stato autoritario e di polizia. Togliere tutte le armi ai cittadini così da bloccare qualsiasi tipo di sommossa contro un governo incapace di governare. Visto l'attuale stato dell'europa e il continuo malcontento dei cittadini che scendono in piazza a manifestare, i governi europei iniziano ad aver paura.
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