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SVIZZERAIl Partito Comunista incontra il Ministro degli Esteri venezuelano

12.09.18 - 16:43
Il Partito ha ribadito la propria solidarietà con il legittimo governo venezuelano e ha espresso preoccupazione per la «condotta inadeguata» dimostrata ultimamente dal Consiglio federale
Il Partito Comunista incontra il Ministro degli Esteri venezuelano
Il Partito ha ribadito la propria solidarietà con il legittimo governo venezuelano e ha espresso preoccupazione per la «condotta inadeguata» dimostrata ultimamente dal Consiglio federale

GINEVRA - Nell’ambito dei suoi progetti di cooperazione internazionale, il Partito Comunista (PC) ha avuto ieri un colloquio a Ginevra con l’on. Jorge Arreaza, Ministro degli affari esteri della Repubblica Bolivariana del Venezuela. 

Stefano Araujo, membro di comitato del Partito comunista si è intrattenuto con il Ministro, che era accompagnato dal responsabile esteri del Partito Comunista Venezuelano Carolus Wimmer, professore universitario e già deputato al Parlamento latinoamericano.

Il Partito ha ribadito la propria solidarietà con il legittimo governo venezuelano e ha espresso «preoccupazione per la condotta inadeguata dimostrata ultimamente dal Consiglio federale, che è arrivato addirittura a invitare i cittadini venezuelani di disertare le urne». Allo stesso modo è stata condannata la guerra economica e «le minacce di golpe che l’amministrazione di Donald Trump sta continuamente lanciando contro Caracas». 

Il Ministro Arreaza ha illustrato le ultime misure sociali e salariali adottate dalla coalizione di governo fra il Partito Socialista Unito del Venezuela (PSUV) e il Partito Comunista Venezuelano (PCV) e ha portato le cifre sul fenomeno migratorio, dimostrando come esse siano gonfiate dalle agenzie stampa filo-atlantiche: i media mainstream occidentali inoltre tacciono sui programmi di rientro in patria allestiti dalle autorità venezuelane, che stanno avendo un discreto successo.

Le relazioni ufficiali fra il Partito comunista e la Rivoluzione Bolivariana risalgono al 2010 e tre anni dopo vi era stato un incontro con il compianto presidente Hugo Chavez. Da allora hanno contribuito a fondare l’associazione ALBA SUIZA specializzata nella cooperazione fra la Svizzera e i paesi latinoamericani aderenti all’ALBA, l’alternativa economica e geopolitica osteggiata dagli USA. 

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