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Era stata inaugurata nell'estate del 2008 per facilitare i rapporti tra Cantoni e Confederazione
BERNA - La Casa dei Cantoni, inaugurata ufficialmente nell'estate del 2008, compie dieci anni e il bilancio delle attività è da considerarsi positivo.
La Casa, situata nel centro di Berna, si è rivelata un'eccellente piattaforma di dialogo, che ha facilitato il coordinamento e la cooperazione, ha detto oggi in un incontro con i giornalisti il consigliere di stato vodese Pascal Broulis (PLR), presidente della Fondazione per la collaborazione confederale, cui spetta il compito di gestire la struttura.
Broulis ha citato in particolare il tema della perequazione finanziaria: malgrado interessi molto divergenti, i Cantoni sono riusciti grazie alla Casa a trovare una propria soluzione per adattare il sistema che regola i flussi finanziari tra regioni ricche e meno ricche. Non bisogna poi dimenticare il ruolo dei Cantoni nel dibattito sull'Europa, che è stato rafforzato: i Cantoni, come prevede la costituzione, sono partecipanti attivi alla discussione su temi che li riguardano in prima linea.
Broulis ha messo in guardia da tentazioni accentratrici: in un paese dove il numero degli abitanti è passato in dieci anni da 7 a 8,5 milioni e dove l'integrazione avviene a livello cantonale e comunale, le specificità dei 26 piccoli stati che compongono la Confederazione devono imperativamente essere rispettate. In un contesto internazionale volatile, caratterizzato da temi quali la Brexit e l'indipendentismo catalano, il federalismo - ha detto ancora Broulis - offre stabilità e nel contempo flessibilità, che sono le chiavi del successo.
I Cantoni hanno sempre collaborato tra loro, ha affermato dal canto suo il consigliere di stato sangallese Benedikt Würth (PPD) - che è anche presidente della Conferenza dei governi cantonali - e grazie alla Casa la cooperazione è diventata ancora più efficiente. In tema di politica di sicurezza le diverse attribuzioni e competenze richiedono una consultazione permanente e un coordinamento tra i diversi livelli dello stato: la Casa dei Cantoni, ha detto il consigliere di Stato ticinese Norman Gobbi, si è rivelato un eccellente hub per la definizione di simili intese.
Operativa da giugno 2008, la struttura è stata inaugurata ufficialmente il 18 agosto successivo. In quell'occasione era stata definita una una sorta di "testa di ponte" delle entità regionali nella capitale federale destinata a migliorare la collaborazione tra la periferia e il governo centrale. Ospita le segreterie di dodici Conferenze intercantonali, dei Governi e dei direttori cantonali come pure di altre istituzioni affini, per un totale di 240 posti di lavoro.
