Il presidente della Società svizzera degli ufficiali ha puntato il dito contro le formazioni di centro-destra
BERNA - I partiti borghesi non sostengono abbastanza l'esercito: lo sostiene il presidente della Società svizzera degli ufficiali (SSU) Stefan Holenstein, che accusa le formazioni di centro-destra di fare campagna elettorale a scapito delle forze armate.
«L'esercito necessita del sostegno compatto del campo borghese», afferma Holenstein in un'intervista pubblicata oggi dalla Schweiz am Wochenende. Invece l'interesse dei parlamentari per la politica di sicurezza è in calo. «Nei colloqui personali emerge sempre più spesso che le posizioni a favore dell'esercito sono troppo poco attraenti per condurre una battaglia elettorale».
Secondo il colonnello di milizia - che ha seguito la scuola reclute in Ticino quale cannoniere di artiglieria - anche le associazioni economiche sembrano non interessarsi più della politica di sicurezza. «Questo è in linea con la generale assenza di orientamento nel campo borghese, ma non spiega nulla». La SSU si aspetta per esempio che Economiesuisse si impegni maggiormente.
Probabilmente fra due anni il popolo sarà chiamato a decidere se stanziare 8 miliardi di franchi per nuovi velivoli di combattimento e missili terra-aria. «Il nostro paese» - osserva Holenstein - «non può permettersi una seconda sconfitta», dopo quella del progetto Gripen, affossato dal popolo nel 2014.
La Confederazione ha bisogno di una solida difesa aerea: serve un chiaro sostegno da parte della società e del mondo politico, insiste il 56enne, che ha in particolare parole critiche per la proposta del PPD di dividere l'acquisto in due parti, un pacchetto di 6 miliardi e uno di 2 miliardi. «Una sciocchezza», taglia corto l'alto graduato.