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SVIZZERALe indennità dei parlamentari restano indenni

24.08.18 - 17:01
Bocciata un'iniziativa che chiedeva di dimezzare la remunerazione dei deputati
Ti Press
Le indennità dei parlamentari restano indenni
Bocciata un'iniziativa che chiedeva di dimezzare la remunerazione dei deputati

BERNA - Il sistema delle indennità percepite dai parlamentari è destinato rimanere immutato, almeno per il momento. L'Ufficio del Consiglio nazionale, indica una nota odierna dei servizi parlamentari, ha risposto picche a un'iniziativa parlamentare del consigliere nazionale Roger Köppel (UDC/ZH) che chiedeva di dimezzare la remunerazione dei deputati. No nemmeno a un'indennità forfettaria per i rappresentanti del popolo e dei cantoni sotto il "cupolone".

L'Ufficio del Consiglio degli Stati si era già opposto in maggio a quest'ultima riforma delle indennità. A suo avviso, un simile sistema non avrebbe raccolto un'adesione sufficiente. Di fronte a questo rifiuto, l'Ufficio del Nazionale ha gettato la spugna.

Nemmeno la piccola "rivoluzione" auspicata da Köppel, editore del settimanale "Weltwoche", di dimezzare le indennità, non ha convinto. Si teme infatti che una tale drastica riduzione degli onorari possa privilegiare solo quei deputati che dispongono di mezzi a sufficienza per permettersi di fare politica, con buona pace per la rappresentatività.

Tra il 2011 e il 2015, la Confederazione ha speso in media 37,4 milioni di franchi l'anno per le indennità dei consiglieri nazionali e agli Stati.

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