È stata lanciata una petizione dal Consiglio degli svizzeri all'estero
VISP - Tutti gli svizzeri che vivono all'estero devono poter usufruire del voto elettronico entro il 2021. È quanto chiede una petizione online lanciata oggi dal Consiglio degli svizzeri all'estero (CSE), riunito a Visp (VS). Il testo, con le firme, sarà consegnato alla Cancelleria federale il 30 novembre.
Gli autori ritengono che lo strumento dell'e-voting sia il solo che possa garantire a coloro che vivono fuori dai confini della Confederazione l'accesso ai loro diritti democratici in quanto cittadini elvetici, si legge in una nota.
I 172'100 svizzeri iscritti su un registro elettorale il 4 marzo di quest'anno, pari al corpo elettorale del canton Turgovia, hanno già oggi la possibilità di votare ed eleggere i propri rappresentanti sotto la Cupola federale, ma nella pratica molto spesso il materiale cartaceo arriva troppo tardi nelle cassette delle lettere, ha sottolineato Hans-Georg Bosch, membro del CSE residente in Sudafrica, citato nel comunicato.
Nella riunione odierna, il CSE ha pure deciso - con 78 voti a 12 e 2 astensioni - di raccomandare la bocciatura dell'iniziativa per l'autodeterminazione (il diritto svizzero anziché giudici stranieri), in votazione popolare il prossimo 25 novembre. Il testo rimette in discussione gli impegni internazionali della Svizzera e rappresenta un pericolo per la stabilità e la prosperità della Confederazione, ha sottolineato il consigliere nazionale Carlo Sommaruga (PS/GE) nel corso di un dibatto che lo ha opposto al collega Manfred Bühler (UDC/BE), entrambi ospiti del CSE.
Quest'ultimo ha infine chiesto che venga svolto uno studio approfondito per determinare come agire politicamente per risolvere i problemi di cassa malattia con i quali sono spesso confrontati gli svizzeri che vivono all'estero. Nella maggior parte dei casi non possono infatti rimanere assicurati nella Confederazione e hanno difficoltà a sottoscrivere un'assicurazione privata visti i prezzi molto elevati.