Gripen, Eurofighter, Rafale, F/A-18 o F-35A: i produttori di questi aerei possono presentare alla Confederazione un'offerta. L'anno prossimo i primi test
BERNA - Il Dipartimento federale della difesa, guidato da Guy Parmelin, vuole acquistare dei nuovi aerei da combattimento per rinnovare la difesa aerea del nostro Paese. Spesa totale: circa otto miliardi. Parmelin ha di recente ricevuto il via libera dal Consiglio federale. La fase di consultazione, durante la quale è pure possibile presentare un referendum, durerà fino a settembre.
Tuttavia, il Governo ha già inviato una richiesta di offerta a potenziali fornitori di aerei da combattimento. Queste aziende sono: Airbus (Euro Fighter, Germania), Dassault (Rafale, Francia), Saab (Gripen E, Svezia), Boeing (F/A-18 Super Hornet, USA) e Lockheed Martin (F-35A, USA).
Offerta entro gennaio 2019 - «I produttori contattati potranno presentare un'offerta all'Ufficio federale dell'armamento (Armasuisse) entro la fine di gennaio 2019», fa sapere la stessa Armasuisse in una nota. Il Consiglio federale si aspetta che le aziende calcolino pure «quanti aerei dal punto di vista del produttore sono necessari per adempiere ai compiti dell'Aeronautica svizzera». Questo include il requisito di poter avere aerei in volo per una durata di quattro settimane.
Un'altro aspetto cruciale dell'offerta sarà il prezzo dei 30-40 jet. Dopo che, entro gennaio, le compagnie avranno presentato la loro offerta, gli aerei da combattimento saranno sottoposti a dei "test al suolo" fra maggio e luglio 2019 a Payerne. In seguito verrà fatta una nuova analisi delle offerte in cui saranno inclusi i risultati del test.
Selezione non prima del 2020 - «Da giugno alla fine del 2020, il rapporto di valutazione sarà compilato e, insieme a quello del sistema per la difesa aerea a terra, sarà sottoposto al Consiglio federale per la scelta finale», scrive infine Armasuisse.