È questo lo scopo della revisione della strategia internazionale del ramo, approvata oggi dal Consiglio federale.
BERNA - La Svizzera deve mantenere la sua posizione tra i Paesi leader nei settori dell'educazione, della ricerca e dell'innovazione. È questo lo scopo della revisione della strategia internazionale del ramo, approvata oggi dal Consiglio federale.
La prima visione di questa strategia risale al 2010 e la nuova versione tiene maggiormente conto degli scambi internazionali, viene spiegato in un comunicato governativo.
Dovendo affrontare le sfide internazionali, tra cooperazione e concorrenza, gli attori elvetici del settore "rafforzeranno le proprie competenze e la volontà di apprendere, le loro capacità nel campo della ricerca, la forza innovativa e la loro creatività". Favoriranno infine lo scambio di idee e contribuiranno a fornire risposte ai problemi globali.
L'orientamento generale della strategia e il ruolo molto sussidiario della Confederazione rispetto alle iniziative degli attori autonomi restano invariati. Viene però tenuto conto di cambiamenti globali come la digitalizzazione, le migrazioni, i mutamenti climatici, la sicurezza e l'evoluzione demografica.
L'orizzonte temporale della strategia non è stato definito, viene specificato nella nota. L'attuazione si baserà, come in passato, sui vari messaggi che l'esecutivo presenterà al Parlamento.