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SVIZZERA / IRANRohani visita la Svizzera

02.07.18 - 10:33
Il presidente iraniano sarà nel nostro Paese per una visita ufficiale. Al centro dei colloqui vi saranno l'accordo sul programma nucleare iraniano, ma anche le relazioni bilaterali
Rohani visita la Svizzera
Il presidente iraniano sarà nel nostro Paese per una visita ufficiale. Al centro dei colloqui vi saranno l'accordo sul programma nucleare iraniano, ma anche le relazioni bilaterali

BERNA - Il presidente iraniano Hassan Rohani è atteso oggi pomeriggio in Svizzera per una visita ufficiale di due giorni. Al centro dei colloqui vi saranno gli ultimi sviluppi riguardo all'accordo sul programma nucleare iraniano, ma anche le relazioni bilaterali.

Berna e Teheran dovrebbero confermare le loro buone relazioni bilaterali, proprio quando gli Stati Uniti hanno deciso di reintrodurre le sanzioni contro l'Iran dopo aver denunciato a maggio l'accordo nucleare.

Il presidente della Repubblica islamica dell'Iran dovrebbe atterrare a Zurigo alle 16.00. La delegazione iraniana sarà accolta con gli onori militari dal presidente della Confederazione Alain Berset.

Alle 19.30 all'Hotel Bellevue Palace di Berna - nei pressi di Palazzo federale - Rohani s'intratterrà con Berset mentre parallelamente vi sarà un faccia a faccia tra il capo della diplomazia iraniana Mohammad Javad Zarif e il ministro degli esteri elvetico Ignazio Cassis, ha comunicato il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE).

La mattinata di domani sarà dedicata - sempre all'Hotel Bellevue Palace di Berna - a un forum sull'innovazione e industria nell'ambito alimentare e della sanità come anche a incontri ufficiali tra le delegazioni guidate rispettivamente da Rohani e Berset. Ai colloqui parteciperanno anche i consiglieri federali Simonetta Sommaruga e Johann Schneider-Ammann. Inizialmente era prevista la presenza anche di Ueli Maurer, ma il ministro delle finanze domani sarà a San Pietroburgo per assistere alla partita Svizzera-Svezia dei mondiali di calcio.

Si tratterà in particolare di stilare un primo bilancio del piano d'azione per il consolidamento delle relazioni bilaterali, adottato alla fine di febbraio del 2016, in occasione della visita a Teheran dell'allora presidente della Confederazione Schneider-Ammann. Tale piano ha consentito in seguito di avviare o rilanciare dialoghi periodici in settori quali l'economia, le finanze, i diritti dell'uomo, la giustizia, la sicurezza nucleare e la migrazione.

Schneider-Ammann si era recato in visita ufficiale nella capitale iraniana, poco dopo la revoca delle sanzioni internazionali nei confronti di Teheran. In quella occasione l'allora presidente della Confederazione aveva invitato Rohani a visitare a sua volta la Svizzera.

Domani al termine delle discussioni è prevista la firma di diverse dichiarazioni d'intenti e accordi sulla cooperazione in materia di sanità e scienze, ha precisato alla Keystone-ATS il portavoce del Dipartimento federale dell'Interno (DFI) Peter Lauener.

La visita del presidente iraniano a Berna riveste anche un aspetto altamente simbolico: recandosi in Svizzera, poi in Austria, Rohani dimostra il suo attaccamento all'accordo sul programma nucleare iraniano, negoziato in Svizzera e firmato a Vienna nel luglio 2015, sottolinea Mohammad-Reza Djalili, professore emerito all'Istituto di alti studi internazionali e di sviluppo (IHEID) di Ginevra.

Dall'annuncio - l'8 maggio - del ritiro degli Stati Uniti da questo accordo, l'Iran sta effettuando una vera e propria maratona diplomatica per tentare di salvare il testo e trovare alleati presso altri Paesi occidentali.

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