Il Consiglio federale raccomanda di approvare il controprogetto all'iniziativa per la bici, sulla quale gli svizzeri si esprimeranno il 23 settembre
BERNA - Le piste ciclabili vanno iscritte nella Costituzione, al pari della reti di sentieri e dei percorsi pedonali. È quanto pensa il Consiglio federale che oggi ha raccomandato a popolo e cantoni di approvare, il prossimo 23 di settembre, il controprogetto all'iniziativa popolare "Per la promozione delle vie ciclabili e dei sentieri e percorsi pedonali" (Iniziativa per la bici).
L'iniziativa, ritirata nel frattempo, è stata consegnata con 105'234 firme valide. Il Parlamento l'ha bocciata preferendole un controprogetto diretto, ossia a livello costituzionale. Il controprogetto riprende comunque l'obiettivo principale dell'iniziativa che è: promuovere l'uso della bici, realizzando un maggior numero di piste ciclabili.
Il principale difetto dell'iniziativa, avevano spiegato le Camere federali è che "obbligava" la Confederazione a sostenere i cantoni nella realizzazione e manutenzione di sentieri, percorsi pedonali e piste ciclabili.
L'articolo costituzionale attuale che promuove sentieri e percorsi pedonali prevede soltanto che la Confederazione "possa" sostenere la costruzione di simili reti. Si tratta per il Parlamento di preservare l'autonomia cantonale in materia lasciando alla Confederazione il compito di emanare principi generali sulle reti di sentieri, percorsi pedonali e piste ciclabili. Il controprogetto ha inoltre un costo modesto: nella sua parte obbligatoria non dovrebbe generare spese superiori al milione di franchi.
Uso bicicletta va promosso - Per la consigliera federale Doris Leuthard, vale la pena impegnarsi per la promozione della bicicletta, un mezzo di locomozione sempre più in voga tra gli Svizzeri. L'uso della due ruote decongestiona inoltre treni, auto e bus e contribuisce alla diminuzione di emissioni nocive nell'aria. «L'80% dei tragitti in tram e bus - ha fatto notare la ministra dei trasporti - è inferiore a 5km, la distanza ideale per chi ha voglia di inforcare la bicicletta».
Che la bici sia amata dagli Svizzeri, lo dimostrano anche le statistiche. «Due terzi delle famiglie ne possiedono infatti una». Al momento, poi, le biciclette elettriche conoscono un vero boom, Solo l'anno scorso ne sono state vendute 90 mila. In città sta diventano un mezzo di spostamento sempre più utilizzato e per distanze sempre più lunghe.
A detta della consigliera federale, la realizzazione di piste ciclabili sicure dovrebbe contribuire a incitare l'uso di questo mezzo, ma anche a far diminuire gli incidenti. Negli ultimi anni si è assistito infatti da aumento degli infortuni che coinvolge i ciclisti, «una tendenza che non ci piace affatto», ha spiegato Leuthard.
La pianificazione delle piste ciclabili e la loro realizzazione rimangono di competenza dei Cantoni, ma la Confederazione può dare una mano, come fa già oggi per i sentieri. I costi, ha spiegato la ministra PPD, sono contenuti: si stimano maggiori uscite per 1,5 milioni di franchi l'anno e 1,5 posti di lavoro supplementari per la Confederazione.