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VAUDRemunerazioni degli eletti: scattano i controlli

12.06.18 - 15:32
La risoluzione è stata adottata sull'onda della vicenda fiscale riguardante Pascal Broulis
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Remunerazioni degli eletti: scattano i controlli
La risoluzione è stata adottata sull'onda della vicenda fiscale riguardante Pascal Broulis

LOSANNA - Il sistema di remunerazione di tutte le persone elette sarà sottoposto ad un'analisi globale nel canton Vaud: il Gran consiglio ha approvato oggi una risoluzione in questo senso, in seguito ai sospetti di ottimizzazione fiscale sorti questa primavera nei riguardi del direttore vodese delle finanze Pascal Broulis.

La risoluzione è stata adottata dopo tre ore di accesi dibattiti e una votazione nominale terminata con 74 suffragi a favore e 71 contrari. All'origine della proposta, l'estrema sinistra ha puntato il dito contro le indennità esonerate fiscalmente e le deduzioni di cui beneficiano le persone designate a cariche elettive, sia a livello del Cantone sia dei Comuni.

PLR e UDC hanno difeso dal canto loro il sistema in vigore attualmente. Per il democentrista Philippe Jobin, l'operato dei consiglieri di Stato è praticamente un «sacerdozio» e il loro stipendio «ampiamente meritato».

La presidente del governo Nuria Gorrite ha negato qualsiasi volontà dell'esecutivo di «nascondere qualcosa o di agire in modo opaco». Anzi - ha annunciato - «la qualità delle basi legali» che reggono le remunerazioni delle persone elette a tutti i livelli saranno riesaminate e un rapporto al riguardo presentato a fine agosto.

La risoluzione indica che ai consiglieri di Stato vodesi è riconosciuto un forfait per le spese di rappresentanza di 6000 franchi, esonerato dalle imposte. I "ministri" beneficiano inoltre di una deduzione fiscale di 10'000 franchi all'anno per altre spese professionali.

Il cumulo di queste indennità è stato criticato dalle perizie esterne ordinate dal Consiglio di Stato in seguito alle accuse mosse a Broulis. L'inchiesta a suo carico è tuttavia giunta alla conclusione che il responsabile cantonale delle finanze non ha perseguito una strategia di ottimizzazione delle tasse.

Broulis (PLR) era finito nell'occhio del ciclone durante gli scorsi mesi per le sue pratiche fiscali. A inizio febbraio, Tages-Anzeiger e Bund avevano portato alla luce il fatto che pagasse la maggior parte delle sue imposte nel comune di Sainte-Croix, dove possiede una casa, e non a Losanna, dove vive, lavora e manda a scuola il figlio.

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