Lorenzo Quadri ha presentato un’interpellanza al Consiglio federale, in particolare sulla recente autorizzazione alla realizzazione della moschea turca nel canton Sciaffusa
BERNA - «In Austria linea dura, in Svizzera buonismo autolesionista?». Lorenzo Quadri interpella il Consiglio federale, prendendo spunto dalla decisione austriaca di chiudere sette moschee ed espellere alcuni imam accusati di finanziamenti illeciti dall’estero e di violazione della legge sull’Islam.
Il consigliere nazionale leghista sottolinea come, invece, nel canton Sciaffusa sia stata di recente autorizzata la realizzazione di una grande moschea turca, con imam scelti direttamente dal governo di Ankara: «In Austria le moschee turche vengono chiuse dal governo per estremismo e gli imam espulsi, mentre in Svizzera se ne aprono di nuove».
Lorenzo Quadri ritiene che «una linea più ferma e meno succube del lassismo politicamente corretto appare, in particolare alla luce degli ultimi eventi, imprescindibile anche in Svizzera».
Di seguito, quindi, le domande poste al Consiglio federale:
- Come valuta il CF l’autorizzazione concessa a Sciaffusa ad aprire una “grande moschea turca” con imam scelti (e finanziati) dal governo di Ankara? Non ritiene che tale struttura potrebbe servire a
diffondere in Svizzera l’islam estremista e politico, di matrice turca appunto?
- Come valuta il CF l’intenzione del governo turco di aprire delle scuole turche in Svizzera?
- Non ritiene il CF che la linea ferma scelta dall’Austria nel combattere l’estremismo islamico andrebbe adottata anche in Svizzera?
- Non ritiene il CF, anche alla luce degli ultimi eventi austriaci, che la sua posizione, contraria al divieto di finanziamenti esteri alle moschee ed ai centri culturali musulmani, andrebbe urgentemente rivista?