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La Svizzera ha confermato che quest'anno stanzierà 61 milioni per la popolazione in difficoltà e 7 milioni a favore della promozione della pace
BERNA - In occasione della seconda conferenza sulla Siria che si è svolta ieri e oggi a Bruxelles, la Svizzera ha confermato che quest'anno stanzierà 61 milioni per la popolazione in difficoltà e 7 milioni a favore della promozione della pace.
La delegazione elvetica alla conferenza degli Stati donatori era guidata dalla segretaria di Stato supplente Krystyna Marty Lang. La rappresentante svizzera ha colto l'occasione per chiedere nuovamente che si giunga ad soluzione pacifica nel quadro di colloqui di pace e che si eviti un ulteriore inasprimento del conflitto. Krystyna Marty Lang ha richiamato «tutte le parti in conflitto al rispetto del diritto internazionale umanitario e alla protezione della popolazione civile, garantendo stabilmente l'accesso agli aiuti umanitari», precisa un comunicato del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE).
Alla conferenza, la Svizzera ha ribadito il proprio impegno per il 2018. 61 milioni di franchi saranno destinati agli aiuti umanitari in Siria e alla protezione dei profughi in Libano, Giordania e Turchia. Nell'ambito della promozione della pace, Berna metterà a disposizione 7 milioni di franchi quest'anno. Il contributo totale svizzero, dal 2011 a oggi, ammonta a 376 milioni di franchi, precisa il DFAE.
