La proposta dei partiti borghesi è quella di ridurre del 30% il livello degli aiuti sociali, in modo da garantire soltanto il minimo esistenziale a chi non ha altre fonti di sussistenza
AARAU - Il legislativo del canton Argovia ha approvato oggi un postulato dei partiti "borghesi" che propone di ridurre del 30% il livello degli aiuti sociali, in modo da garantire soltanto il minimo esistenziale a chi non ha altre fonti di sussistenza.
La proposta, sostenuta da UDC, PLR e PPD, è stata trasmessa al governo cantonale con 71 voti favorevoli e 53 contrari. Secondo i promotori del postulato, a chi dimostra di volersi integrare andrebbe peraltro accordato un bonus come «compenso di motivazione».
La maggioranza del Gran consiglio argoviese si è mostrata refrattaria alle norme della Conferenza svizzera delle istituzioni dell'azione sociale (COSAS), che nelle somme dell'aiuto sociale inserisce anche un 30% che serve a garantire la partecipazione dei beneficiari alla vita sociale.
Contro il postulato si sono schierati i deputati del PS, dei Verdi e del gruppo formato da borghesi-democratici ed evangelici. Un taglio delle prestazioni del 30% è una misura drastica ed è sbagliato punire tutti i destinatari degli aiuti sociali, ha detto il portavoce del gruppo socialista.