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Il consigliere federale incontrerà ad Abuja la ministra delle finanze nigeriana Kemi Adeosun
BERNA - Mercoledì prossimo il consigliere federale Johann Schneider-Ammann partirà per una visita in Nigeria (21-23 marzo) e in Costa d'Avorio (23-25), accompagnato da una delegazione economica e da una scientifica. Obiettivo: sostenere e promuovere il settore privato svizzero sui mercati di questi due Paesi.
Il capo del Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca (DEFR) ad Abuja incontrerà la ministra delle finanze nigeriana Kemi Adeosun e la segretaria esecutiva della Commissione per la promozione degli investimenti, Yewande Sadiku. A Lagos incontrerà invece le imprese svizzere presenti sul posto e i rappresentanti delle autorità locali. Prima di ripartire per Abidjan, capitale della Costa d'Avorio, avrà un colloquio con il ministro dell'industria, del commercio e degli investimenti Okechukwu Enelamah.
In Nigeria Schneider-Ammann sarà accompagnato da una quindicina di rappresentanti di aziende svizzere, da diversi parlamentari e consiglieri di Stato. La situazione e le prospettive delle relazioni economiche bilaterali, le opportunità di affari e le difficoltà concrete delle imprese svizzere saranno al centro dei colloqui.
Dal 23 al 25 marzo il capo del DEFR sarà in Costa d'Avorio. È prevista una serie di colloqui ufficiali guidati dal primo ministro Amadou Gon Coulibaly, in presenza di Souleymane Diarrassouba, ministro del commercio, dell’artigianato e della promozione delle PMI, di Adama Kone, ministro dell'economia e delle finanze, di Ramata Ly-Bakayoko, ministra dell'educazione superiore e della ricerca scientifica, e di Mamadou Touré, segretario di stato incaricato dell'insegnamento tecnico e della formazione professionale.
In programma anche incontri alla Banca africana di sviluppo (BAD) e al Centro svizzero di ricerca scientifica (CSRS), nonché discussioni con la comunità economica e scientifica svizzera sul posto.
In Costa d’Avorio il consigliere federale sarà accompagnato da una ventina di rappresentanti di aziende svizzere e da una decina di rappresentanti del mondo scientifico svizzero, in aggiunta ai parlamentari e ai membri dei governi cantonali. I colloqui ufficiali verteranno sulle possibilità di sviluppare le relazioni economiche bilaterali, la collaborazione scientifica e la formazione professionale.
