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BERNAIl Consiglio nazionale in breve

07.03.18 - 19:27
Pedofili, amianto, ma anche religioni e terrorismo
Keystone
Il Consiglio nazionale in breve
Pedofili, amianto, ma anche religioni e terrorismo

BERNA - Nella sua seduta odierna, il Consiglio nazionale ha:

- DIVIETO PEDOFILI: appianato anche l'ultima importante divergenza che ancora sussisteva tra i due rami del Parlamento circa l'applicazione dell'iniziativa di Marche Blanche che vuole impedire ai pedofili di lavorare a contatto con bambini. Con 101 voti contro 81 e 1 astenuto, la Camera del popolo si è allineata oggi agli Stati sulla "vexata quaestio" delle relazioni giovanili, prevedendo eccezioni per gli amori tra minori di 20 anni e un/una giovane minorenne o tra persone sotto i 22 anni e una ragazza di almeno 14 anni. Il testo è così pronto per le votazioni finali;

- DANNI AMIANTO: deciso - con 102 voti contro 90 - che le persone che in passato hanno subito un danno, quali ad esempio i lavoratori esposti all'amianto, dovrebbero disporre di un termine di prescrizione assoluto di 20 anni per chiedere un risarcimento alla giustizia. La Camera del popolo, nell'ambito del dibattito sul diritto della prescrizione, si è così distanziata sia dal Consiglio federale (che proponeva un termine di 30 anni) sia dagli Stati (10 anni). Il dossier ritorna quindi alla Camera dei cantoni;

- FALLIMENTO E CONCORDATO: deciso di semplificare la procedura di riconoscimento dei decreti stranieri di fallimento e di migliorare la posizione dei creditori delle succursali svizzere di una società estera insolvente. Dopo gli Stati, oggi anche la Camera del popolo ha infatti approvato all'unanimità la modifica della legge federale sul diritto internazionale privato (LDIP). Il dossier torna ora alla Camera dei Cantoni per appianare divergenze minori;

- SVILUPPO ACQUIS DI SCHENGEN: deciso, con 107 voti contro 74 e 9 astenuti, che la Svizzera contribuirà al Fondo europeo per la sicurezza interna (ISF Frontiere) con un importo pari a 20,6 milioni di franchi all'anno. La Camera del popolo ha così ratificato l'accordo concluso con l'Ue concernente le modalità di partecipazione elvetiche. L'oggetto è ora pronto per le votazioni finali;

- RELIGIONI E TERRORISMO: chiesto che le minoranze religiose, e in particolare la comunità ebraica, devono essere protette contro la minaccia terroristica. Dopo il Consiglio degli Stati, anche il Nazionale ha accolto oggi tacitamente una mozione di Daniel Jositsch (PS/ZH) che dà mandato al governo di analizzare se il dispositivo attuale sia sufficiente. Anche il Consiglio federale proponeva di accogliere il testo;

- SFERA PRIVATA IMPUTATI: respinto oggi - con 132 voti contro 50 e 13 astenuti - una mozione della sua Commissione degli affari giuridici che perorava una pubblicità minima delle decisioni dei tribunali. I decreti di non luogo a procedere e di abbandono pronunciati dalla giustizia potranno quindi restare pubblici;

- INIZIATIVA PER ALIMENTI EQUI: rettificato il testo in italiano dell'iniziativa "Per alimenti equi". Esso conteneva infatti un errore manifesto di traduzione, ha spiegato il relatore della Commissione di redazione Lorenzo Quadri (LEGA/TI). Per questo motivo, dopo aver consultato anche il Comitato d'iniziativa che si è detto d'accordo, si è deciso di modificare il testo dell'iniziativa. Gli Stati avevano già fatto altrettanto la settimana scorsa;

- SANITÀ 1: approvato, con 94 voti contro 91 e una astensione, una mozione di Prisca Birrer-Heimo (PS/LU) che chiede una modifica della legge sulla vigilanza sull'assicurazione malattie per dare facoltà al Consiglio federale di disciplinare l'indennizzo dell'attività degli intermediari. Per la lucernese, sostenuta anche dal ministro della sanità Alain Berset, l'autoregolamentazione del settore non funziona. Secondo Birrer-Heimo, che ha citato un reportage di "Kassensturz", invece dei 50 franchi concordati dal settore, per la stipula di un'assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie (AOMS) si offrono in realtà provvigioni di 250 franchi che possono arrivare fino a 1500 franchi se viene stipulata anche un'assicurazione complementare. Gli Stati devono ancora esprimersi;

- SANITÀ 2: approvato, con 140 voti contro 52, una mozione di Martin Landolt (PBD/GL) che chiede di aumentare la franchigia ordinaria dell'assicurazione obbligatoria delle cure medico sanitarie ad almeno a 400 franchi. Gli Stati devono ancora esprimersi;

- AVS: approvato, con 102 voti contro 88 e 2 astensioni, una mozione del gruppo PPD che chiede di eliminare dall'AVS gli svantaggi delle coppie sposate o in unione domestica registrata rispetto alle coppie non sposate. Gli Stati devono ancora esprimersi;

- SANITÀ 3: approvato, con 140 voti contro 53, una mozione del gruppo PLR che chiede di introdurre nell'assicurazione obbligatoria delle cure medico sanitarie un meccanismo per adeguare regolarmente le franchigie all'evoluzione dei costi. Gli Stati devono ancora esprimersi;

- SANITÀ 4: approvato, con 118 voti contro 75, una mozione del gruppo PLR che chiede di aumentare la franchigia massima o introdurre un nuovo livello di franchigia massima nell'assicurazione obbligatoria delle cure medico sanitarie. Gli Stati devono ancora esprimersi;

- SANITÀ 5: approvato, con 138 voti contro 5, una mozione del gruppo PLR che chiede di aumentare l'importo della franchigia ordinaria previsto dall'ordinanza sull'assicurazione malattie. Gli Stati devono ancora esprimersi;

- PRODOTTI FITOSANITARI: approvato, con 132 voti contro 59 e una astensione, una mozione di Bruno Pezzatti (PLR/ZG) che chiede al governo di precisare l'ordinanza sui biocidi in modo che i prodotti già esaminati e autorizzati in un Paese UE secondo criteri analoghi a quelli applicati in Svizzera non siano nuovamente sottoposti a una procedura d'esame e autorizzazione. Secondo lo zughese, con un riconoscimento automatico delle autorizzazioni UE si potrebbero risparmiare emolumenti per svariati milioni di franchi. Gli Stati devono ancora esprimersi;

- SANITÀ 6: approvato, con 161 voti contro 29 e 2 astensioni, una mozione di Bea Heim (PS/SO) che chiede al governo di proporre misure atte a ridurre i prezzi dei mezzi e degli apparecchi soggetti all'obbligo di rimborso da parte delle casse malati iscritti nell'elenco dei mezzi e degli apparecchi (EMAp). Gli Stati devono ancora esprimersi;

- SANITÀ 7: approvato, con 181 voti contro 7 e 5 astensioni, una mozione di Bea Heim (PS/SO) che chiede al governo di introdurre l'obbligo di rimunerare i mezzi ausiliari acquistati all'estero dagli assicurati, se l'acquisto è avvenuto dietro prescrizione medica. Gli Stati devono ancora esprimersi;

- SANITÀ 8: approvato, con 140 voti contro 52, una mozione di Lorenz Hess (PBD/BE) che chiede una modifica della LAMal per fare in modo che in futuro, analogamente a quanto già avviene per TARMED e DRG, le tariffe delle analisi effettuate dai laboratori medici siano negoziate tra i partner tariffali oppure, in caso di disaccordo, stabilite da un organo di ricorso da essi designato. Gli Stati devono ancora esprimersi;

- VOTAZIONI: approvato, con 109 voti contro 73 e 8 astenuti, una mozione di Yvette Estermann (UDC/LU) che chiede alla Confederazione, tramite La Posta, di farsi carico dei costi di spedizione derivanti dal voto per corrispondenza. Gli Stati devono ancora esprimersi;

- FRENARE I COSTI: approvato, con 122 voti contro 65 e 2 astenuti, un postulato di Leo Müller (PPD/LU) che chiede al governo di illustrare l'evoluzione dei costi negli ultimi dieci anni per le relazioni pubbliche e le consulenze esterne per ogni dipartimento e globalmente per la Confederazione. L'esecutivo dovrà inoltre presentare misure di risparmio in questo settore;

- SEE: bocciato, con 109 voti contro 79, una mozione di Felix Müri (UDC/LU) che chiedeva al Consiglio federale di avviare negoziati con la città di Berna per intitolare una sua strada o piazza al rifiuto di accedere allo Spazio economico europeo (SEE) in occasione del 25° anniversario della votazione. Il lucernese ha anche fatto alcune proposte: "piazza dell'Indipendenza, via della Libertà, ponte del No-allo-SEE, via 6 dicembre 1992, via dell'Autodeterminazione". "Il Consiglio federale non vede il motivo di favorire la commemorazione di una votazione piuttosto che di un'altra", ha spiegato il cancelliere della Confederazione Walter Thurnherr convincendo il plenum;

- RAPPORTO ANNUALE COMMISSIONI GESTIONE: preso atto del rapporto annuale 2017 delle Commissioni della gestione (CdG) e della Delegazione delle Commissioni della gestione (DelCdG). Secondo la gestione, gli atti relativi all'esercito segreto P-26 devono essere custoditi all'Archivio federale di Berna e non in mani private;

- ELEZIONE CF: bocciato, con 148 contro 28 e 3 astenuti, una mozione di Lukas Reimann (UDC/SG) che chiedeva l'organizzazione di un'audizione pubblica con tutti i candidati prima dell'elezione di un nuovo consigliere federale. Tutti i parlamentari potrebbero partecipare. Per la maggioranza la proposta sarebbe poco utile e efficace;

- SANITÀ 9: bocciato, con 99 voti contro 69 e 11 astenuti, una mozione di Lukas Reimann (UDC/SG) che chiedeva di togliere il diritto di voto ai membri della Commissione della sicurezza sociale e della sanità che rappresentano attori del settore sanitario (come ospedali, medici, farmacie, aziende farmaceutiche, Cantoni, altri fornitori di prestazioni, casse malati) quando si discute di questioni che possono influenzare i premi delle casse malattia.

Ordine del giorno di giovedì 1° marzo 2018 (08.00-13.00):

- Rapporto sul trasferimento del traffico 2017;

- interventi parlamentari di competenza del DATEC;

- iniziative parlamentari.

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