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BERNAIn futuro sarà possibile una denuncia collettiva

02.03.18 - 17:51
È quanto prevedono alcuni adeguamenti al Codice di procedura civile svizzero adottati oggi dal Consiglio federale
Keystone
In futuro sarà possibile una denuncia collettiva
È quanto prevedono alcuni adeguamenti al Codice di procedura civile svizzero adottati oggi dal Consiglio federale

BERNA - In futuro, gruppi di persone danneggiate, come nel caso del dieselgate, dovrebbero poter avviare anche in Svizzera una denuncia collettiva contro un'azienda o un'altra entità. È quanto prevedono alcuni adeguamenti al Codice di procedura civile svizzero (CPC) adottati oggi dal Consiglio federale e inviati in consultazione fino all'11 giugno prossimo.

Il Consiglio federale intende inoltre agevolare per le persone con reddito medio-basso l'accesso ai tribunali poiché, come indica una nota odierna del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP), «gli anticipi delle spese giudiziarie, in parte molto elevati, costituiscono spesso un deterrente» per coloro che volessero far valere le proprie pretese in giudizio.

Da qui la proposta di dimezzare l’importo di questi anticipi, così da permettere anche alle persone che non beneficiano del patrocinio gratuito di adire i tribunali senza eccessivi patemi finanziari.

In futuro possibili denunce collettive

Per quanto riguarda le denunce collettive, o "class action" come vengono definite nel diritto anglosassone, il diritto attuale prevede che, se numerose persone sono state danneggiate in maniera identica o analoga, ciascuna parte debba far valere individualmente le proprie pretese davanti ai giudici.

Questo è il motivo per cui i danneggiati rinunciano spesso ad avviare un procedimento, sottolinea la nota. Da qui la proposta di cambiare questo stato di cose sulla base di una mozione, inoltrata nel 2013, dalla consigliera nazionale Prisca Birrer-Heimo (PS/LU).

Il nuovo strumento giuridico, ossia «la procedura di transazione di gruppo», permetterà alle imprese di comporre le controversie in modo consensuale e collettivo, con effetto per tutti i danneggiati. Il governo propone inoltre di consentire l’azione collettiva per far valere in giudizio pretese finanziarie.

Queste misure dovrebbero consentire alle imprese di regolare le pretese derivanti dai cosiddetti danni di massa nell’ambito di un unico procedimento con un’associazione.

Spese processuali a carico della parte perdente

Le modifiche approvate oggi al CPC concernono anche la liquidazione delle spese processuali, norme che s'intendono riscrivere. Oggi chi vince una causa può chiedere soltanto alla controparte di rimborsarle gli anticipi delle spese che ha versato. Se quest’ultima è insolvente, «l’attore deve sostenere le spese processuali anche nel caso in cui abbia vinto il processo».

In futuro questo rischio sarà eliminato perché il giudice porrà le spese processuali esclusivamente a carico della parte soccombente.

L’esecutivo non intende invece intervenire nella sovranità dei Cantoni per quanto attiene alle tariffe giudiziarie, perché crede che in quest'ambito la competenza spetti a questi ultimi.

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