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SVIZZERAIl Consiglio federale in breve

21.02.18 - 17:39
Fra le varie trattande, anche il Parco nazionale transfrontaliero a cavallo tra Locarnese e Piemonte
Ti Press
Il Consiglio federale in breve
Fra le varie trattande, anche il Parco nazionale transfrontaliero a cavallo tra Locarnese e Piemonte

Nella sua seduta odierna, il Consiglio federale ha:

- PARCHI NAZIONALI: approvato un accordo con l'Italia e una modifica dell'Ordinanza sui parchi (OPar) che permetteranno di creare un Parco nazionale transfrontaliero a cavallo tra Locarnese e Piemonte. L'ultima parola spetterà alla popolazione dei comuni interessati: la votazione dovrebbe tenersi ancora quest'anno;

- INFORTUNI: adottato una modifica dell'Ordinanza sull'assicurazione contro gli infortuni professionali (OAINF) che aggiorna l'elenco delle malattie professionali alle più recenti conoscenze scientifiche e tecniche sulle sostanze nocive e gli effetti meccanici sulla salute. La modifica entrerà in vigore il 1° aprile 2018;

- INQUINAMENTO FONICO: approvato una revisione dell'Ordinanza contro l'inquinamento fonico (OIF) che prolunga fino al 31 dicembre 2022 i termini per il risanamento acustico delle strade. Per il prossimo quadriennio verranno stanziati complessivamente 51 milioni di franchi;

- ESERCITO: approvato, nel quadro dell'Ulteriore sviluppo dell'esercito, una modifica dell'Ordinanza sull'amministrazione dell'esercito (OAE). Questa costituisce la base legale per i diversi pagamenti, in particolare per la sussistenza, gli alloggi, il soldo e per i viaggi di servizio. L'ordinanza è stata, tra l'altro, adeguata ai principi contabili attuali;

- BANCONOTE: licenziato il messaggio sulla revisione parziale della legge federale sull'unità monetaria e i mezzi di pagamento (LUMP). Principale novità: la soppressione del termine di 20 anni fissato per il cambio di vecchie banconote;

- TRASPORTI PUBBLICI: posto in vigore per il 1° marzo le nuove basi legali relative al finanziamento del traffico regionale viaggiatori (TRV) che prevedono per il periodo fra il 2018 e il 2021 un credito di 4,1 miliardi di franchi. È la prima volta che i mezzi finanziari destinati al TRV sono definiti per un periodo di quattro anni. Finora, infatti, i crediti erano stanziati annualmente;

- DIRITTI UMANI: adottato 160 raccomandazioni sulle 251 indirizzate dall'ONU alla Svizzera nell'ambito dei diritti umani. Nei prossimi anni, e fino al successivo esame, i lavori in questo ambito terranno conto di quanto chiesto dalle raccomandazioni e porteranno avanti il dialogo con tutti gli attori interessati. Berna presenterà la sua presa di posizione congiunta di Confederazione e Cantoni il prossimo 15 marzo, in occasione della 37ma sessione del Consiglio dei diritti umani a Ginevra;

- POLITICA ESTERA: stilato un bilancio in chiaroscuro per quel che concerne la politica estera elvetica per l'anno 2017. Se le relazioni con i partner mondiali, pace e sicurezza, sviluppo sostenibile e prosperità sono valutate positivamente, i rapporti con l'Unione europea non soddisfano il Consiglio federale;

- EDUCAZIONE SESSUALE: adottato un rapporto nel quale si afferma che le basi scientifiche e professionali in materia di educazione sessuale in Svizzera sono solide. Sono infatti approvate dalla maggior parte degli esperti e permettono un approccio adeguato per sostenere bambini e adolescenti nel corso dello sviluppo;

- PERSONALE FEDERALE: preso atto di un rapporto nel quale emerge che i dipendenti dell'Amministrazione federale continuano a essere motivati e dediti al lavoro. La maggior parte dei risultati ha seguito un'evoluzione positiva o stabile in confronto all'indagine precedente;

- TRIBUNALI MILITARI: nominato per il tempo restante del periodo amministrativo 2016‒2019 complessivamente 30 membri dei tribunali militari e dei tribunali militari d'appello. Più della metà delle persone nominate sono donne;

- RDC: inasprito le sanzioni nei confronti della Repubblica democratica del Congo (RDC). Le nuove sanzioni colpiscono in particolare persone accusate di ostacolare lo svolgimento delle elezioni nella RDC segnatamente tramite atti di violenza, repressione, incitamento alla violenza e violazione dello stato di diritto. Si tratta di vari attuali e ex ministri e governatori provinciali in carica, nonché membri di alto rango della guardia repubblicana, dell'esercito congolese, della polizia e dei servizi delle attività informative.

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