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GINEVRAPapyrus, regolarizzati 1'093 clandestini

20.02.18 - 15:15
Una volta che il progetto pilota sarà ultimato (entro fine dicembre), il loro numero dovrebbe raggiungere quota 2000
Keystone
Papyrus, regolarizzati 1'093 clandestini
Una volta che il progetto pilota sarà ultimato (entro fine dicembre), il loro numero dovrebbe raggiungere quota 2000

GINEVRA - Nel quadro di un'operazione finora inedita in Svizzera - chiamata "Papyrus" - sono stati regolarizzati a Ginevra 1093 clandestini. Il loro numero dovrebbe raggiungere quota 2000 entro fine dicembre, ha annunciato oggi il consigliere di Stato Pierre Maudet, presentando un bilancio intermedio del progetto pilota.

Concordata con il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) e lanciata in una fase di test a fine 2015, "Papyrus" ha quale obiettivo di permettere a determinate categorie di sans-papiers di regolarizzare la loro situazione in Svizzera.

Nel rispetto delle disposizioni legali, la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) ha accettato di allentare le condizioni di ammissione ordinarie. La durata richiesta di soggiorno ininterrotto è stata portata a cinque anni per le famiglie con figli che frequentano la scuola e a dieci anni per le altre categorie.

Sono invece stati mantenuti gli altri criteri supplementari richiesti per l'ottenimento di un permesso di dimora, quali integrazione riuscita, assenza di condanne penali e indipendenza finanziaria totale.

La maggioranza dei 1093 clandestini che hanno soddisfatto questi criteri è costituita da famiglie, che contano complessivamente 400 figli. In base ad uno studio dell'Università di Ginevra, hanno inoltre beneficiato di "Papyrus" numerose donne, di cui molte provengono dall'America latina e sono attive nel settore dell'economia domestica.

Sono state rifiutate soltanto quattro domande, a causa delle attività delittuose commesse in passato dagli interessati, che tutti sono stati espulsi.

Il segretario di Stato della SEM Mario Gattiker ha rilevato le misure di accompagnamento - in particolare il rafforzamento dei controlli - allestite dal Cantone per evitare un fenomeno di attrazione. Ginevra ha inoltre creato un dispositivo di inserimento volto a stabilizzare la situazione professionale delle persone coinvolte dal progetto.

Le autorità cantonali hanno peraltro impartito ai datori di lavoro un nuovo termine fino al 30 giugno per dichiarare i loro dipendenti in situazione irregolare. Trascorsa questa data, i casi che saranno scoperti saranno denunciati presso il Ministero pubblico.

Secondo Gattiker, "Papyrus" rappresenta una «via esplorativa interessante». Il progetto - ha detto - è molto seguito in Svizzera, a livello federale e cantonale. Anche se suscita timori, esso potrebbe essere adottato in futuro da altri cantoni.

Oltre a permettere a persone molto vulnerabili di non più vivere in condizioni precarie, secondo Maudet "Papyrus" rappresenta uno strumento efficace di lotta contro il lavoro nero e consente di risanare settori economici che ricorrono ampiamente alla manodopera clandestina.

Le organizzazioni che partecipano al progetto - il Centro sociale protestante (CSP), il Centro di contatto Svizzeri-Immigrati (CCSI), il sindacato SIT e il Collettivo di sostegno ai sans-papiers di Ginevra - hanno condotto fino ad oggi 4500 consultazioni di persone interessate. Attualmente il ritmo è di una quindicina la settimana.

Il numero dei sans-papiers in Svizzera è stimato a circa 76'000, di cui 13'000 vivrebbero a Ginevra. Nel cantone lemanico si tratta di persone che provengono principalmente dall'America latina, dai Balcani, dalle Filippine e dalla Mongolia, attive in settori quali l'economia domestica, l'edilizia e la ristorazione, era stato spiegato al momento del lancio di "Papyrus".

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