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BERNABocciato l'ampliamento della collaborazione doganale

15.02.18 - 11:49
Il Consiglio federale ritiene che serva esperienza per capire se è necessario estendere la zona di frontiera a Milano e ai laghi internazionali
Keystone
Bocciato l'ampliamento della collaborazione doganale
Il Consiglio federale ritiene che serva esperienza per capire se è necessario estendere la zona di frontiera a Milano e ai laghi internazionali

BERNA - Il Consiglio federale propone di respingere una mozione avanzata dalla consigliera nazionale Roberta Pantani (Lega) che mira ad ampliare il raggio d'azione previsto dall'Accordo sulla collaborazione di polizia e doganale tra Svizzera e Italia.

Nelle motivazioni depositate in dicembre Pantani sottolinea che l'accordo - in vigore dal novembre 2016 - sembra non pienamente rispondere a quanto richiesto dalle forze operanti sulla frontiera. Visto che la maggior parte delle inchieste transfrontaliere coinvolge anche la zona di Milano - che è al di fuori della cosiddetta "zona di frontiera" - occorre una modifica per permettere alle pattuglie miste di intervenire anche in questa fascia. Inoltre le modalità di inseguimento transfrontaliero definite dallo stesso accordo non prevedono la possibilità di intervenire sui laghi internazionali, quali il Verbano ed il Ceresio.

Pur bocciando la mozione di Roberta Pantani, l'esecutivo federale ammette che, nell'ottica svizzera, l'estensione della zona di frontiera al capoluogo lombardo e alle aree limitrofe potrebbe costituire un vantaggio operativo. Ma - aggiunge - sarà l'esperienza nell'ambito dell'attuazione dell'accordo a mettere in evidenza se sarà necessario un adeguamento, con la conseguente modifica delle basi legali. D'altro canto - aggiunge il governo - fino ad oggi non è emersa alcuna esigenza di tipo operativo che abbia reso necessario effettuare inseguimenti tra la Svizzera e l'Italia per via lacustre. Finora tutti gli inseguimenti si sono limitati alla via terrestre.

Il Consiglio federale sottolinea infine che la revisione di un accordo - che a seconda dell'oggetto delle modifiche richiede l'approvazione del Parlamento svizzero - di norma non è avviata unicamente per modifiche puntuali e presuppone l'intesa di entrambe le Parti. Per tale motivo è auspicabile lasciare che l'apposito comitato misto valuti accuratamente per un certo periodo di tempo il lavoro effettuato dalle autorità competenti in virtù delle disposizioni in vigore. Soltanto sulla base di una tale valutazione sarà possibile stabilire quali miglioramenti saranno realizzabili.
 
 

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