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BERNAIl gruppo PLR sostiene la via bilaterale

03.02.18 - 16:07
I liberali-radicali vogliono ora redigere una presa di posizione da sottoporre all'assemblea dei delegati in programma in Ticino il prossimo 23 giugno
tipress
Il gruppo PLR sostiene la via bilaterale
I liberali-radicali vogliono ora redigere una presa di posizione da sottoporre all'assemblea dei delegati in programma in Ticino il prossimo 23 giugno

BERNA - Il gruppo parlamentare del PLR sostiene la via bilaterale e vuole svilupparla ulteriormente. Riuniti ieri e oggi a Versoix (GE), i liberali-radicali hanno bocciato una ripresa automatica del diritto europeo e per risolvere la questione istituzionale preferiscono la soluzione di una corte indipendente.

Il gruppo del PLR alle Camere federali vuole conservare il processo legislativo svizzero con i suoi diritti referendari, si legge in una nota odierna. Secondo il PLR, l'appianamento delle controversie dovrebbe essere di competenza di un comitato misto. Un tribunale arbitrale dovrebbe «giudicare in maniera indipendente la pertinenza di eventuali misure compensatorie».

In gennaio, il ministro degli esteri Ignazio Cassis (FDP) aveva definito «un'opzione interessante» quella di una Corte indipendente. Anche il PPD si era già espresso per la soluzione di un tribunale arbitrale o per un modello simile a quello della Corte di giustizia dell'Associazione europea di libero scambio (AELS).

Sulla stessa lunghezza d'onda si era pronunciata anche Economiesuisse che la definisce «la migliore soluzione» in relazione con l'accordo quadro istituzionale. Gli stessi negoziatori dell'Unione europea hanno avanzato l'idea di un Tribunale indipendente, stando a diversi media.

Il gruppo PLR ha pure ribadito il suo sostegno alla libera circolazione delle persone, che - a suo avviso - consente di attirare la manodopera necessaria alla prosperità del Paese. Secondo i parlamentari liberali-radicali, la preferenza indigena può avere un impatto soltanto se l'economia assume la sua responsabilità in termini di gestione del potenziale di manodopera nazionale.

Il PLR ha pure confermato il suo impegno nei confronti degli accordi di Schengen/Dublino. Il gruppo parlamentare preconizza inoltre un'applicazione non burocratica della direttiva europea sulle armi, che rispetti le tradizioni elvetiche.

I liberali-radicali vogliono ora redigere una presa di posizione da sottoporre all'assemblea dei delegati in programma in Ticino il prossimo 23 giugno.

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