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SVIZZERAProtezione dei dati, la legge va rivista in due tappe

12.01.18 - 11:30
Dapprima la normativa va resa eurocompatibile, dopodiché si potrà affrontare il dossier
Ti Press
Protezione dei dati, la legge va rivista in due tappe
Dapprima la normativa va resa eurocompatibile, dopodiché si potrà affrontare il dossier

 

BERNA - Le legge sulla protezione dei dati va sì adeguata all'era di Internet, ma in due tappe. È il parere della Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio nazionale (CIP-N) secondo cui, prima di affrontare il dossier, la normativa va resa eurocompatibile.

Dopo essere entrata nel merito della revisione proposta dal Consiglio federale, per 14 voti a 8 e due astensioni, la CIP-N ha adottato una mozione per suddividere l'oggetto.

Grazie a ciò, indica una nota odierna dei servizi parlamentari, è possibile esaminare dapprima il recepimento del diritto europeo che, in base agli accordi di Schengen, deve avvenire entro un termine definito (Direttiva 2016/680 relativa alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali nell'ambito del diritto penale).

In un secondo tempo si potrà quindi avviare senza fretta la revisione totale della legge sulla protezione dei dati. Una minoranza della CIP-N crede invece che modificare la legge due volte in poco tempo comporterebbe un onere supplementare per gli attori coinvolti e ne risulterebbe un'incertezza del diritto.

Le modifiche proposte dall'esecutivo contemplano, tra l'altro, il rafforzamento del ruolo di "Mister dati" e un inasprimento delle disposizioni penali. Il modello governativo, che si allinea alle norme UE e del Consiglio d'Europa, consente di proteggere meglio i dati dei cittadini.

Questi traggono profitto da una maggiore trasparenza nel trattamento di dati da parte delle imprese e da migliori possibilità di controllo di essi. L'incaricato della protezione dei dati e della trasparenza potrà da parte sua avviare inchieste per la violazione delle disposizioni e decidere sanzioni fino a 250'000 franchi (contro gli attuali 10'000). Rispetto al progetto inviato in consultazione, l'importo delle multe è stato però ridotto da 500'000 a 250'000.

Verrà pure rafforzata l'indipendenza di Mister dati: il suo mandato potrà essere rinnovato solo due volte, per un periodo massimo di 12 anni. Il Consiglio federale vuole evitare che il timore di non essere riconfermato lo freni nel suo operato.

Il governo propone anche di rinunciare alla protezione dei dati delle aziende, come avviene nella maggior parte degli altri Paesi. Ciò dovrebbe facilitare lo scambio di informazioni con l'estero.

Il progetto stabilisce infine le condizioni che devono essere rispettate per la comunicazione di dati personali da uno Stato Schengen a uno Stato terzo e regola i compiti e le competenze delle autorità di controllo.

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