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BERNACasse malati, lo sconto alle franchigie va mantenuto

11.12.17 - 17:28
È l'opinione del Consiglio nazionale che ha approvato oggi una mozione in merito
Tipress
Casse malati, lo sconto alle franchigie va mantenuto
È l'opinione del Consiglio nazionale che ha approvato oggi una mozione in merito

BERNA - Lo sconto massimo pari al 70% del rischio supplementare assunto va mantenuto per tutte le franchigie opzionali dell'assicurazione malattia obbligatoria. È l'opinione del Consiglio nazionale che ha approvato oggi, con 118 voti contro 54 e 5 astenuti, una mozione della sua Commissione della sanità (CSSS-N). Gli Stati devono ancora esprimersi.

A fine giugno il Consiglio federale aveva proposto di graduare gli sconti dei premi concessi per le franchigie opzionali in funzione del loro importo. Attualmente per tutte le franchigie opzionali è applicato uno sconto massimo del 70% del rischio supplementare assunto. Nelle intenzioni del governo, i ribassi per adulti dovranno in futuro situarsi tra l'80% (franchigia di 500 franchi) e il 50% (franchigia di 2500 franchi).

Con il nuovo modello, chi avrà una franchigia opzionale di 2500 franchi potrebbe beneficiare di uno sconto massimo di 1100 franchi, invece degli attuali 1540. In crescita di 20 franchi, a 160, invece il ribasso per chi avrà una franchigia di 500 franchi.

«La graduazione degli sconti per le franchigie opzionali non ha convinto la commissione», ha spiegato il suo relatore Raymond Clottu (UDC/NE). Rendendo la franchigia massima economicamente meno interessante, parte degli assicurati che l'hanno scelta opterebbero per una più bassa indebolendo così la responsabilità personale nel sistema dell'assicurazione malattie, ha sostenuto il neocastellano. La riduzione degli sconti penalizzerebbe quindi quegli assicurati che scegliendo la franchigia più elevata assumono il comportamento più responsabile.

La sinistra e il governo hanno invano chiesto la bocciatura dell'atto parlamentare: invocando la responsabilità individuale si mette in discussione la solidarietà tra chi è sano e chi è malato, ha sostenuto Marina Carobbio Guscetti (PS/TI). Le proposte oggi in discussione non tengono conto delle conseguenze per chi soffre di problemi cronici o per chi non può permettersi il rischio finanziario generato dalle franchigie più elevate, ha aggiunto la ticinese alludendo al progetto di bloccare per tre anni il cambiamento di franchigia per chi ne sceglie una opzionale.

Da parte sua, il consigliere federale Alain Berset ha ricordato che benché oggi le franchigie siano sei, de facto ne esistono solo due, quella più bassa e quella più elevata. «Le altre non sono economicamente razionali», ha affermato citando un recente studio.

Al voto, la maggioranza ha però deciso di mantenere lo status quo. La mozione passa ora al vaglio del Consiglio degli Stati.

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COMMENTI
 

GI 6 anni fa su tio
La responsabilità individuale passa anche attraverso una drastica riduzione della "paletta" offerta dalla copertura base...rendendo la parte obbligatoria il "minimo indispensabile"..
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