Il partito ha celebrato sulla Casinoplatz lo storico rifiuto del 6 dicembre 1992
BERNA - Con un aperitivo sulla Casinoplatz di Berna, i pezzi grossi dell'UDC hanno festeggiato oggi il 25esimo anniversario del rifiuto allo Spazio economico europeo (SEE) da parte del popolo svizzero. Un considerevole contingente di agenti in uniforme e in borghese ha assicurato lo svolgersi dell'evento.
Quanto scaturito dalla votazione del 6 dicembre 1992 è una sorta di miracolo, ha affermato nel suo breve discorso l'ex consigliere federale Christoph Blocher. Gli svizzeri in quel momento hanno avuto la forza di credere in loro stessi, ha proseguito.
Stando a Blocher, la lotta per la libertà e l'autodeterminazione continua. «Sono convinto che affonderemo anche questo "Accordo di amicizia coloniale"», ha poi aggiunto alludendo alle parole di Jean-Claude Juncker. Durante la sua recente visita nella Confederazione, il presidente della commissione europea aveva infatti definito l'intesa istituzionale tra Berna e Bruxelles, sulla quale le parti stanno negoziando, «un accordo di amicizia».
Nel corso dell'aperitivo è stato anche intonato il salmo svizzero, come fatto già in mattinata dai deputati del partito nella sala del Consiglio nazionale. La manifestazione in Parlamento, non autorizzata, degli esponenti UDC ha spazientito in particolare la sinistra ed è valsa il richiamo del presidente della Camera Dominique de Buman.
Alla Casinoplatz erano presenti quasi tutti i grandi nomi dell'UDC, tra cui il consigliere federale Guy Parmelin. Assente solo il suo collega nell'esecutivo Ueli Maurer. «Lo slogan della giornata è "Grazie, Svizzera", ma potrebbe essere pure "Grazie, Christoph"», ha detto il presidente del partito Albert Rösti, facendo evidentemente riferimento a Blocher.