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ZURIGOÈ giusto sopprimere gli aiuti sociali ai rifugiati?

17.09.17 - 09:09
Contro il taglio, deciso lo scorso aprile dal parlamento cantonale, diversi enti assistenziali e 26 comuni hanno lanciato un referendum. I cittadini zurighesi voteranno il prossimo fine settimana
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È giusto sopprimere gli aiuti sociali ai rifugiati?
Contro il taglio, deciso lo scorso aprile dal parlamento cantonale, diversi enti assistenziali e 26 comuni hanno lanciato un referendum. I cittadini zurighesi voteranno il prossimo fine settimana

ZURIGO - In sette cantoni svizzero tedeschi si voterà il prossimo fine settimana su oggetti a carattere locale. Uno dei temi più controversi è in votazione nel canton Zurigo.

I votanti devono decidere sulla soppressione dell'aiuto sociale per i rifugiati ammessi provvisoriamente che si sono visti rifiutare la domanda d'asilo. Contro il taglio, deciso lo scorso aprile dal parlamento cantonale, diversi enti assistenziali e 26 comuni hanno lanciato un referendum.

Le prestazioni dell'aiuto sociale ai rifugiati ammessi provvisoriamente (permesso F) sono garantiti nel canton Zurigo dal 2012, sulla base di una precedente votazione popolare.

La misura interessa attualmente circa 5600 migranti provenienti dell'Eritrea, dell'Afghanistan e dell'Iraq: tutte persone che non hanno ottenuto asilo in Svizzera, ma che possono restare a causa delle guerre in corso nei rispettivi Paesi.

Se la decisione del parlamento dovesse venir confermata, queste persone beneficerebbero soltanto di un aiuto d'urgenza: in tutto 360 franchi al mese, contro una cifra che attualmente raggiunge i 900 franchi.

I fautori del taglio dicono di voler invogliare questi rifugiati a cercare più attivamente un lavoro. Il cantone, che finora rimborsa ai comuni i soldi dell'aiuto sociale, potrebbe così risparmiare 10 milioni di franchi l'anno.

Di tutt'altra opinione i promotori del referendum, fra cui figurano enti assistenziali come la Croce Rossa, l'Aiuto protestante svizzero, il Soccorso operaio svizzero, ed anche le città di Zurigo e Winterthur.

Senza i contributi del cantone, i comuni si vedrebbero costretti a sopprimere diverse misure d'integrazione, come i corsi di tedesco o le offerte per l'inserimento nel mondo del lavoro. Senza queste misure i rifugiati ammessi provvisoriamente finirebbero col dipendere in misura ancor maggiore dallo Stato, affermano i contrari.

Agli zurighesi viene inoltre sottoposto un controprogetto ad un'iniziativa dell'UDC "contro gli ingorghi stradali". Il partito ha ritirato il suo testo in favore della versione adottata dal parlamento. Quest'ultima chiede di garantire a lungo termine sull'intera rete stradale le capacità riservate al traffico motorizzato.

Riguarda indirettamente il traffico anche il terzo oggetto in votazione nel cantone: si tratta di decidere se limitare ad un massimo di 5000 franchi le deduzioni fiscali per la trasferta da casa al lavoro. Attualmente nel canton Zurigo non esiste un tetto massimo per questa deduzione, ma di recente diversi cantoni hanno fissato limiti analoghi.

Il quarto oggetto in votazione riguarda il finanziamento delle strutture per la presa a carico di bambini e adolescenti. I comuni vogliono far addossare al Cantone l'intera spesa, per un ammontare di 70 milioni di franchi l'anno.

Il voto è la conseguenza di una sentenza del Tribunale federale, secondo la quale il Cantone ha risarcito per anni una parte dei costi a carico dei comuni senza nessuna base legale. Per confermare retroattivamente questa prassi, il parlamento ha elaborato un regolamento transitorio contro il quale 67 comuni hanno lanciato un referendum.
 

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COMMENTI
 

GIGETTO 6 anni fa su tio
SI giustissimo....basta falsi immigrati che poi dovremo mantenere a vita!!!

Liola 6 anni fa su tio
Se tagliamo le sovvenzioni, certamente non saremo più appettibili....urra' perciò si ridurranno automaticamente le entrata in CH

Sarà 6 anni fa su tio
Scusate l'ignoranza... Questi non hanno diritto all'asilo ma non possono tornare perché il loro paese è in guerra... Ma allora quali sono i "regquisiti" per ottenere l'asilo? Per il resto osservo che i tagli alle prestazioni ai nostri concittadini in vario modo bisognosi passano sempre inosservati, senza il sollevamento di un gran numero di associazioni.

aquila bianca 6 anni fa su tio
Risposta a Sarà
No no, tranquillo che anche io in questo caso mi sento ignorante.... ;xD E sono d'accordo in toto su quanto hai espresso di seguito. Vedrai con il tempo, molti che ora sono "compassionevoli", faranno marcia indietro quando il loro salario avrà maggiori detrazioni. È logico; se le riserve delle nostre casse diminuiscono, da qualche parte ce li rosicchieranno per rimpinguarle. Certa gente, finché non li tocchi nel borsellino, sono tutti accoglienti e generosi, se gli vien toccato il salario la cosa cambia repentinamente. I veri bisognosi che sono arrivati in Europa, sono solo una piccolissima parte, il resto é solo gentaglia che si é intrufolata con la scusa della Siria e questo a discapito di chi aveva tutti i diritti per essere accolti e aiutati, un traffico di esseri umani gestiti dalle vari mafie che a quanto pare, rende parecchio in soldini... ). Buona serata Sarà ;-))

moma 6 anni fa su tio
Ai veri rifugiati politici, no. A quelli economici gestiti da organizzazioni buie, si. Ha ragione Salvini, quest'ultimi aiutiamoli a casa loro con controlli vari.

navy 6 anni fa su tio
I rifugiati sono dei disperati (per la maggior parte) senza colpa se non quella di "essere nati al posto sbagliato". Detto ciò, penso sia corretto sopprimere gli aiuti. In Svizzera, sempre più pensionati (per citare solo quelli), dopo una vita di lavoro, fanno i salti mortali per arrivare a fine mese. Pertanto, se è bene avere empatia verso il prossimo è ancora meglio averla per chi ne ha maggiormente diritto.

Mattiatr 6 anni fa su tio
Risposta a navy
E poi se sono disperati si possono accontentare di poco no? Sempre meglio che niente. Dovrebbero mettersi in fila tutte le mattine mentre andiamo a lavoro per ringraziarci invece di lamentarsi. Buona giornata :-D

navy 6 anni fa su tio
Risposta a Mattiatr
Ciao Mattiatr e grazie per leggermi e commentare! Non so come interpretare il tuo post. Ad ogni modo, il mettersi in fila per ringraziarci mi pare davvero poco ortodosso e corretto. Non so neppure se si lamentino davvero oppure no. La cosa che posso dirti di sicuro e che, al Tavolino magico di Lugano, tante e troppe persone un po' di tutte le età sono in seria difficoltà. Anche loro, come i rifugiati hanno bisogno e, nella maggior parte dei casi, si ritrovano in una situazione non certo cercata. E' ora che, i politici e la politica che ha fatto disastri ogni dove ne paghi le conseguenze e non i pori cristi. Siano rifugiati o (ancora meno) residenti. Saluti e buona giornata a te.
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