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SVIZZERADebacle per la legge sul territorio: «Tutti contrari»

31.08.17 - 09:55
La seconda tappa della revisione sulla pianificazione del territorio non convince nessuno: dall'economia alle organizzazioni ambientaliste passando per i comuni e i partiti
Ti Press
Debacle per la legge sul territorio: «Tutti contrari»
La seconda tappa della revisione sulla pianificazione del territorio non convince nessuno: dall'economia alle organizzazioni ambientaliste passando per i comuni e i partiti

BERNA - La seconda tappa della revisione della legge sulla pianificazione del territorio (LPT 2) non convince. L'economia, le organizzazioni ambientaliste, i comuni, gli ambiti agricoli e i partiti non approvano il progetto del Consiglio federale e soprattutto lo trovano prematuro.

Secondo il governo il margine di manovra dei Cantoni per la costruzione fuori dalle zone edificabili va ampliato, a condizione che venga compensato l'equivalente dell'area utilizzata in un altro luogo. In particolare, si tratterebbe di regole speciali per lo sviluppo di paesaggio, turismo o agricoltura.

«In questa forma, la proposta apre alla costruzione selvaggia di edifici nel paesaggio», insorge Pro Natura in risposta alla consultazione che si chiude oggi. L'associazione teme che il sistema minacci il principio di separazione fra zone edificabili e non. I Verdi temono un incoraggiamento all'urbanizzazione del territorio.

Gli ambiti economici vedono invece nel progetto un'ingerenza negli ambiti di competenza cantonale, un timore espresso ad esempio da Centre Patronal. Anche l'UDC respinge in blocco la revisione, che ostacola l'azione dei Cantoni e dell'economia.

L'Associazione dei comuni svizzeri dubita anche della base giuridica su cui si basano i nuovi strumenti. Piuttosto sarebbe il caso di combinare la compensazione in volume con una qualitativa e di interesse pubblico; una flessibilità richiesta anche dal PLR. L'Unione svizzera delle arti e mestieri (USAM) giudica dal canto suo il progetto «totalmente irrealistico e molto complicato».

Nel progetto è poi incluso l'obbligo di demolire nuovi edifici fuori dalla zona edificabile quando questi non corrispondono più all'utilizzo originale. Il punto è giudicato sproporzionato da più parti. L'obbligo nuoce agli sforzi innovativi e di modernizzazione dell'agricoltura, sostiene l'Unione svizzera dei contadini.

Quasi tutti sono concordi nel giudicare il progetto prematuro, considerando che la LPT 1 non ha ancora mostrato tutti i suoi effetti e che alcuni Cantoni, come Vaud, non l'hanno nemmeno ancora trascritta nella legislazione.
 
 

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