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BERNAFinanziamenti trasparenti ai partiti, la legislazione è insufficiente

24.08.17 - 14:36
Finanziamenti trasparenti ai partiti, la legislazione è insufficiente

BERNA - La Svizzera continua a non ottemperare alle disposizioni del Gruppo di Stati contro la corruzione (GRECO) del Consiglio d'Europa sulla trasparenza nel finanziamento dei partiti. Anche il quarto rapporto intermedio del Gruppo, come i precedenti, rileva che la Confederazione non ha ancora attuato le sue raccomandazioni.

«Permane pertanto la procedura di non conformità nei confronti del nostro Paese», scrive in una nota diramata oggi l'Ufficio federale di giustizia (UFG), indicando che il GRECO invita Berna a sottoporgli un nuovo rapporto entro fine marzo 2018 ed esorta le autorità elvetiche a ricevere una delegazione ad alto livello.

Il GRECO continua a giudicare «globalmente insufficiente» l'attuazione da parte della Svizzera delle sue raccomandazioni. Nel suo rapporto, adottato in giugno dalla sua 76esima assemblea plenaria e pubblicato oggi dall'UFG, esso «si rammarica ancora una volta del fatto che il Governo federale abbia ribadito, nuovamente sostenuto dalle ultime decisioni del Consiglio nazionale, la volontà di non legiferare sulla trasparenza del finanziamento dei partiti e delle campagne elettorali».

Il GRECO rileva pure l'assenza di nuovi sviluppi a livello cantonale e conclude che «la Svizzera non ha fatto progressi tangibili» in materia.

L'organismo del Consiglio d'Europa ripone ormai le sue speranze nell'iniziativa popolare «Per più trasparenza nel finanziamento della politica (Iniziativa sulla trasparenza)», lanciata nell'aprile 2016. Il GRECO si augura che essa offra «l'occasione per avviare un dibattito pubblico sulla questione in grado di sbloccare la situazione e di mettere fine all'eccezione svizzera relativa alla trasparenza del finanziamento politico».

Il comitato promotore, nel quale figurano esponenti del PS, dei Verdi, del PBD e del Partito evangelico - ha annunciato lo scorso 11 agosto di aver già raccolto 120'000 firme.

Il testo esige che la Confederazione emani prescrizioni sulla pubblicità di finanziamento dei partiti, come pure delle campagne per le elezioni e votazioni federali. I partiti rappresentati in parlamento dovranno inoltre comunicare annualmente alla Cancelleria federale il loro bilancio e conto economico nonché l'importo e la provenienza di ogni liberalità in denaro o in natura di valore superiore a 10'000 franchi all'anno e per persona.

Partiti e candidati che spendono più di 100'000 franchi per una campagna elettorale o di votazione - esige ancora l'iniziativa - devono presentare il loro budget prima dello scrutinio precisando la provenienza dei fondi superiori ai 10'000 franchi. Il testo vieta infine l'accettazione di donazioni anonime in denaro o in natura, lasciando tuttavia alla legge di disciplinare le eccezioni, oltre che di fissare le sanzioni in caso di inosservanza degli obblighi di pubblicità.

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